Attualità giovedì 22 ottobre 2015 ore 08:28
Il giorno del Fierone
Luna park e Fiera di San Luca raggiungono il culmine. La kermesse espositiva tenta il rilancio. Mario Mannucci ne racconta le antiche origini
PONTEDERA — Nel giorno del cosiddetto "fierone" il luna park e la fiera di San Luca sono pronti ad accogliere, come di consueto, il più alto numero di visitatori. Queste, almeno, sono le speranze.
Perché se è vero che le giostre hanno quasi sempre il loro pubblico garantito, lo stesso non è assicurato per una storica kermesse espositiva messa a dura a prova da una crisi economica senza precedenti.
Quella di San Luca ha cercato di rilanciarsi, quest'anno, puntando sui prodottori e gli espositori enogastronomici locali e inserendo la novità dell'ingresso gratuito, per incentivare le visite di pontenziali acquirenti.
Alla fiera partecipano anche due scuole pontederesi: L'Itcg E. Fermi, con un suo stand all'interno dello spazio espositivo, e l'Ipsia Pacinotti, le cui ragazze hanno organizzato una sfilata di moda, fissata alle 18 sempre nel contesto della Fiera. Previsto infine il mercato eccezionale. Tutte attrattive che potrebbero mobilitare un gran traffico, generando qualche problema alla circolazione nelle ore di punta e di uscita dal lavoro.
Come racconta il giornalista e scrittore storico Mario Mannucci su Quinews, nel blog La storia siamo noi, l'evento della fiera di San Luca affonda le sue radici nel 1471, su iniziativa del governo fiorentino che volle rilanciare la città (all'epoca denominata Pons ad Heram) per riscattarla da tre secoli di guerre contro Pisa e Lucca che avevano fortemente minato l'economia e la popolazione locale. Il governo fiorentino traslocò anche 200 famiglie dalla Garfagnana per rimpolpare il tessuto sociale.
A differenza di quanto potrebbe far pensare il nome, la Fiera di San Luca non è intitolata all'omonimo santo: il nome deriva dal fatto che cade nel primo giovedì dopo San Luca Evangelista. Le prime "edizioni" della kermesse furono costituite da pastori di ritorno dagli appenini nel mese di ottobre, che si fermavano nell'odierno piazzone per vendere e scambiare uova, latte e animali.
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