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Politica giovedì 28 giugno 2018 ore 12:05

"Che i segretari locali del Pd si dimettano"

All'interno del Parito democratico pesa la sconfitta alle elezioni comunali. Velloni e Caponi chiedono il passo indietro a Petri e Sonetti



SANTA MARIA A MONTE — C'è maretta anche nel Pd di Santa Maria a Monte, visti i risultati ottenuti dal candidato sindaco Sergio Coppola chiamato a sfidare la sindaca uscente Parella, rieletta con ampi consensi. Tanto che Massimo Caponi e Bernardo Vellone chiedono ora le dimissioni del segretario del circolo locale Francesco Petri e dei responsabili del partito di livello provinciale e regionale.

Vellone, lo ricordiamo, era fra i possibili candidati del Pd, ben voluto anche da Leu, prima che la scelta ricadesse su Coppola.

"La politica ha dei passaggi obbligatori - scrivono Caponi e Vellone -, codificati nel tempo, ineludibili. Uno di questi, il più temuto o auspicato, dipende dalla prospettiva, è rappresentato dall’istituto delle dimissioni. Sono vari i motivi che possono indurre un politico alla scelta di dimettersi: il principale è dato dalla sconfitta elettorale. A fronte di circa metà degli elettori di Santa Maria a Monte che in occasione delle amministrative del 10 giugno hanno scelto di non recarsi alle urne, solo il 14,99% dei votanti ha deciso di premiare la lista appoggiata dal PD. Poche settimane prima, il PD di S. Maria a Monte in occasione delle politiche aveva raccolto il 22% dei voti.

Come leggere questo risultato? La responsabilità può essere attribuita a vari fattori: cinque anni di mancata opposizione politica in Consiglio comunale, l’incapacità di mettere insieme una lista e un candidato Sindaco PD condiviso, un PD che a vari livelli non riesce più a intercettare i bisogni della gente.

I nostri elettori hanno assistito ad una farsa grottesca con la candidatura di Betti approvata all’unanimità dai dirigenti locali e ripudiata a livello di partito provinciale con l’avallo di una parte di quelli che l’avevano prima sostenuta, ed alla fine la ricerca spasmodica ed al ribasso di ospitalità all’interno della lista di LeU a sostegno di Sergio Coppola. Se oggi il PD ha ancora una piccola rappresentanza a livello comunale lo si deve anche a questi amici e compagni a lungo snobbati nella sede PD da quanti per anni hanno avuto albagie di grandezza ed il sogno dell’autosufficienza rispetto alle altre forze di sinistra, l’esatto contrario dello spirito che animava l’Ulivo.

Dietro a scelte poco soppesate, indecisioni, cambi improvvisi di rotta e sconfessioni manifeste vi sono le persone che hanno tenuto le redini del partito nella fase delle trattative e in campagna elettorale; in alcuni casi le stesse persone che risultavano alla guida del partito anche in occasione delle amministrative 2013, anch’esse finite con una sconfitta. I membri della Segreteria per quanto tempo ancora continueranno a considerarsi legittimati a condurre un partito, con un potenziale di elettori che va ben oltre il 20%, senza affrontare una discussione seria sulle cause e le responsabilità che hanno condotto alla sconfitta.

Nessuno di questi, Segretario Petri in testa e componenti della Segreteria, ha minimamente pensato ad annunciare le proprie dimissioni il giorno dopo la sconfitta, come atto dovuto in considerazione del fallimento politico e in segno di rispetto verso le tante aspettative deluse, e ad avviare una riflessione oggettiva sulle prospettive di rinascita di un centro-sinistra ampio, inclusivo e competitivo a S. Maria a Monte.

Allora l’appello che rivolgiamo al Segretario provinciale ed agli eletti pisani nelle istituzioni sovracomunali (Parlamento e Regione) è il seguente: questa dirigenza locale è in grado di garantire una ripresa del partito o, come noi riteniamo, dovrebbe fare un passo indietro, presentarsi dimissionaria agli iscritti ed aprire un confronto serio sulla gestione delle trattative e della campagna elettorale di giugno, alla ricerca di vie nuove e più efficaci metodi di coinvolgimento in vista delle elezioni regionali del 2020 e prima ancora delle europee. In molti, iscritti e simpatizzanti del PD, ci hanno contattato e chiesto di voltare pagina oggi dando un forte segno di discontinuità rispetto all’attuale gestione, per tornare ad essere competitivi in termini di valori, idee e progetti nel minor tempo possibile. Abbiamo raccolto questa esigenza diffusa di archiviare il recente passato e dunque, caro Segretario provinciale, te la rappresentiamo nella speranza che al più presto se ne possa discutere alla presenza dei nostri elettori".


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