Un tempo in classe insieme, oggi con famiglie e figli, gli ex studenti e studentesse della scuola ponsacchina si ritrovano per festeggiare
Attualità giovedì 14 marzo 2013 ore 18:10
Don Armando esulta per la nomina di Francesco I
Il parroco di Perignano vede nel nuovo pontefice la risposta a molti problemi del nostro tempo
LARI - “Sono contento dell'elezione di questo Pontefice, il nome evoca ciò di cui credo ci sia bisogno in questo momento, sono veramente contento”. L'elezione a Pontefice di Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco I è stata accolta con grande entusiasmo da don Armando Zappolini, il parroco di Perignano, ma anche un esponente di spicco di tanti movimenti etico-religiosi rivolti alle emergenze sociali del nostro tempo come Libera e il coordinamento nazionale della Comunità di accoglienza. “Il nome di Francesco – continua Zappolini parlando del nuovo pontefice – evoca un'apertura su tanti temi che la chiesa deve ancora affrontare”. E non è difficile intuire che il parroco di Perignano parlando di apertura pensi a molte questioni come quella delle coppie di fatto o il rapporto tra chiesa e mondo della finanza per citare alcune della questioni più delicate. “Credo che Francesco I sarà un Papa che porterà la chiesa ad avere un atteggiamento più dialogante, più aperto verso il nostro tempo per aiutare chi veramente è in difficoltà. Da cardinale infatti ha dimostrato una grande sensibilità in Argentina su molte questioni difficili dalla crisi economica indotta dalle speculazioni finanziarie, alla miseria delle popolazioni. "Credo – dice Zappolini - con voce velata di emozione - che avremo un'apertura, un atteggiamento dialogante, verso tutte quella richieste che arrivano dalla società civile, proprio come ha fatto durante la sua reggenza in Argentina”. E su questo non c'è dubbio, Papa Francesco primo nel nuovo mondo da cardinale, ordinato sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, spesso è stato vicino ai più deboli e nel mezzo delle emergenze sociali. In passato ha dimostrato spirito carità, ma soprattutto ha avuto un atteggiamento attivo verso i problemi nella piena tradizione gesuita, ordine da cui proviene. “Con il pontificato di Francesco primo – conclude don Armando - potrebbero cambiare molte cose nello spirito di accoglienza degli uomini da parte della chiesa e inoltre anche nella crisi economica che sta attraversando l'Italia e il mondo, questo Pontefice avrà un atteggiamento di correttezza morale e di recupero dei valori cristiani”.
LARI - “Sono contento dell'elezione di questo Pontefice, il nome evoca ciò di cui credo ci sia bisogno in questo momento, sono veramente contento”. L'elezione a Pontefice di Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco I è stata accolta con grande entusiasmo da don Armando Zappolini, il parroco di Perignano, ma anche un esponente di spicco di tanti movimenti etico-religiosi rivolti alle emergenze sociali del nostro tempo come Libera e il coordinamento nazionale della Comunità di accoglienza. “Il nome di Francesco – continua Zappolini parlando del nuovo pontefice – evoca un'apertura su tanti temi che la chiesa deve ancora affrontare”. E non è difficile intuire che il parroco di Perignano parlando di apertura pensi a molte questioni come quella delle coppie di fatto o il rapporto tra chiesa e mondo della finanza per citare alcune della questioni più delicate. “Credo che Francesco I sarà un Papa che porterà la chiesa ad avere un atteggiamento più dialogante, più aperto verso il nostro tempo per aiutare chi veramente è in difficoltà. Da cardinale infatti ha dimostrato una grande sensibilità in Argentina su molte questioni difficili dalla crisi economica indotta dalle speculazioni finanziarie, alla miseria delle popolazioni. "Credo – dice Zappolini - con voce velata di emozione - che avremo un'apertura, un atteggiamento dialogante, verso tutte quella richieste che arrivano dalla società civile, proprio come ha fatto durante la sua reggenza in Argentina”. E su questo non c'è dubbio, Papa Francesco primo nel nuovo mondo da cardinale, ordinato sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, spesso è stato vicino ai più deboli e nel mezzo delle emergenze sociali. In passato ha dimostrato spirito carità, ma soprattutto ha avuto un atteggiamento attivo verso i problemi nella piena tradizione gesuita, ordine da cui proviene. “Con il pontificato di Francesco primo – conclude don Armando - potrebbero cambiare molte cose nello spirito di accoglienza degli uomini da parte della chiesa e inoltre anche nella crisi economica che sta attraversando l'Italia e il mondo, questo Pontefice avrà un atteggiamento di correttezza morale e di recupero dei valori cristiani”.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI