Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 11:00 METEO:PONTEDERA8°  QuiNews.net
Qui News valdera, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdera
lunedì 09 dicembre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Il bacio (fake) tra Meloni e Musk: sui social il video realizzato con l'intelligenza artificiale
Il bacio (fake) tra Meloni e Musk: sui social il video realizzato con l'intelligenza artificiale

Attualità mercoledì 26 agosto 2015 ore 08:00

"E' la caccia ad aver prodotto più cinghiali"

Dopo i tragici fatti di alcuni giorni fa, intervengono Legambiente Valdera e Wwf Alta Toscana: "La guerra agli ungulati non risolverebbe nulla"



PONTEDERA — "I colpevoli dei danni causati da questi animali sono in parte i cacciatori, che per loro sadico divertimento hanno foraggiato l’accrescimento della popolazione di ungulati". E' questa l'opinione di Legambiente Valdera e del Wwf Alta Toscana dopo il tragico incidente accaduto giorni fa a Castellina Marittima e le richieste di molti d'abbattimento degli animali, fino anche alla possibilità di cacciare ininterrottamente per un biennio.

"E' rischioso - dicono da Legambiente e Wwf - avventarsi sull'onda dell'emozione su decisioni che dovrebbero essere proprie della riflessione in modo da poter attuare strategie praticabili".

Diversa è infatti la visione degli ambientalisti: "Sembrerebbe logico, infatti, sulla falsariga degli argomenti proposti, voler chiudere la caccia poiché causa ogni anno decine e decine d’incidenti mortali coinvolgendo anche persone completamente estranee all'attività venatoria, ricordiamo ad esempio la morte in Camugliano di Paolo Tambini scambiato per un cinghiale mentre cercava  tartufi. Si sono verificate varie situazioni a rischio per battute di caccia che hanno visto coinvolti loro malgrado cercatori di funghi e turisti stranieri appassionati di trekking". Mentre, secondo Legambiente Valdera e Wwf, è più il turismo che dovrebbe essere tutelato.

"La guerra dichiarata agli ungulati in realtà, non risolverebbe nulla - sostengono gli ambientalisti -. Le ricerche scientifiche più aggiornate dimostrano che la caccia non è un rimedio efficace per contrastare i danni dei cinghiali all'agricoltura, anzi, la perdita della sincronizzazione dell’estro e l’aumento della fecondità, può essere considerata come una causa dei danni stessi. Metodi alternativi - dicono -, quali recinzioni elettriche, foraggiamento dissuasivo e il controllo della fertilità della fauna selvatica sembrano al contrario essere molto efficaci".

"Il problema dell'eccessiva presenza di cinghiali è serio e va affrontato con intelligenza - concludono da Legambiente e Wwf -, il controllo della popolazione non può essere affidato ai cacciatori che in questi anni sono stati parte del problema, quindi basta con gli slogan di questi giorni, chiediamo che le istituzioni ascoltino le indicazioni dell'ISPRA e delle associazioni ambientali".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Domenica 15 Dicembre nuova edizione di "Indovina chi viene a pranzo", iniziativa organizzata dalla parrocchia ponsacchina di San Giovanni
DOMANI AVVENNE
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Pierantonio Pardi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Sport

Attualità

Cultura

Attualità