Attualità giovedì 09 aprile 2015 ore 16:35
"Provocazione inutile e che istiga all'odio"
L'ex sindaco Marconcini critica l'iniziativa di Alessandro Tantussi, in programma venerdì e sabato in piazza della solidarietà contro i parcheggiatori
PONTEDERA — Il presidente di Geofor ed ex sindaco di Pontedera Paolo Marconcini, interviene sulla manifestazione organizzata da Alessandro Tantussi in piazza della solidarietà e in programma venerdì 10 e sabato 11 aprile: "Cosa ci sia di civile nella contro manifestazione di Piazza della Solidarietà non si capisce: apolitica poi e senza bandiere? Ma se vi ha aderito quasi tutto lo schieramento di destra!
Per protestare contro i parcheggiatori abusivi di colore si fa appello a cittadini italiani bianchi di trasformarsi in "vu cumprà". Per far loro concorrenza? Per il diritto alla legalità? E da quando in qua per segnalare un'azione illegale si ritiene lecito commetterne una identica illegale? Sarebbe come se per protestare contro i furti nelle abitazioni si mettessero in atto furti dimostrativi, magari sotto gli occhi delle forze dell'ordine, ritenute inadeguate... Cosa ne pensano Polizia e Carabinieri? Mi meraviglia che possano autorizzare questa specie di "manifestazione". Il fatto che si sia in un paese libero non autorizza tutti a fare qualunque cosa credano, specie una pericolosa scemenza come questa.
A me pare infatti una cosa ridicola, una provocazione inutile e perfino potenzialmente fomentatrice di disordine e anche di istigazione all'odio razziale. Lo si fa dovunque ci siano parcheggiatori abusivi in Italia? Magari bianchi? Non mi risulta.
La strada non è quella. Le forze dell'ordine e il Comune intervengano per allontanare i parcheggiatori abusivi e, semmai, dato che a nessun uomo dotato di comprensione e di buon senso sfugge il tema della povertà dei ceti più umili, le comunità degli immigrati sappiano arginare anche loro questo problema e quell'eccessiva presenza sulle nostre piazze dei loro connazionali. Lavoro e vita dignitosa è quello che si deve ricercare, pur in questa fase di grave difficoltà economica per molti, e non l'abusivismo. Un confronto veramente civile, un dialogo deve essere proseguito o riaperto. Piazza della Solidarietà non si chiama così a caso".
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