Ex consigliere comunale e assessore con Marconcini e Millozzi, il 64enne è stato tra i protagonisti delle amministrazioni comunali negli anni
Lavoro lunedì 20 maggio 2013 ore 17:20
Nel 2012 crolla l’import e si contrae l’export
In provincia di Pisa calano le esportazioni di abbigliamento, meccanica, cicli-motocicli e prodotti chimici. A picco anche le importazioni
Provincia di Pisa – Pessimo anno il 2012 per l’economia della provincia di Pisa, che secondo uno studio della Camera di Commercio, ha registrato un crollo sia per l’export che per l’import. Le esportazioni sono infatti calate del 4,6% e le importazioni del 15,3%. Il drastico calo del commercio estero preoccupa molto, soprattutto se lo si compara con le medie nazionale e regionale che sono cresciute rispettivamente del 3,7% e del 6,9%. Proiezioni negative che, secondo l’ente, sono dovute alla crisi economica che sta coinvolgendo i settori strategici: l’abbigliamento è calato del 30%, la meccanica del 23,5%, i cicli e motocicli dell’8,7% e i prodotti chimici del 10,9%. Dalla Camera di Commercio hanno spiegato anche che, guardando i settori nel dettaglio, il quadro appare meno grave: nel 2012, in termini di controvalore esportato, il cuoio è cresciuto dello 0,7%, le pelli grezze del 12,3%, le calzature del 10,9%, i mobili del 16,2%, il vetro del 14,2%, le bevande del 7,6% e gli utensili del 6,3%. Performance positive che non riescono certo a controbilanciare il tracollo dei settori più importanti per il territorio provinciale. Anche per l’import, Pisa si dimostra in controtendenza rispetto alla Toscana (+1%) e all’Italia (-5,6%). Crescono le importazioni solamente per la chimica di base, ma arretrano gli acquisti di tutti i comparti più significativi: pelli grezze e conciate, cicli e motocicli, computer e unità periferiche.
Provincia di Pisa – Pessimo anno il 2012 per l’economia della provincia di Pisa, che secondo uno studio della Camera di Commercio, ha registrato un crollo sia per l’export che per l’import. Le esportazioni sono infatti calate del 4,6% e le importazioni del 15,3%. Il drastico calo del commercio estero preoccupa molto, soprattutto se lo si compara con le medie nazionale e regionale che sono cresciute rispettivamente del 3,7% e del 6,9%. Proiezioni negative che, secondo l’ente, sono dovute alla crisi economica che sta coinvolgendo i settori strategici: l’abbigliamento è calato del 30%, la meccanica del 23,5%, i cicli e motocicli dell’8,7% e i prodotti chimici del 10,9%. Dalla Camera di Commercio hanno spiegato anche che, guardando i settori nel dettaglio, il quadro appare meno grave: nel 2012, in termini di controvalore esportato, il cuoio è cresciuto dello 0,7%, le pelli grezze del 12,3%, le calzature del 10,9%, i mobili del 16,2%, il vetro del 14,2%, le bevande del 7,6% e gli utensili del 6,3%. Performance positive che non riescono certo a controbilanciare il tracollo dei settori più importanti per il territorio provinciale. Anche per l’import, Pisa si dimostra in controtendenza rispetto alla Toscana (+1%) e all’Italia (-5,6%). Crescono le importazioni solamente per la chimica di base, ma arretrano gli acquisti di tutti i comparti più significativi: pelli grezze e conciate, cicli e motocicli, computer e unità periferiche.
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