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Politica giovedì 08 agosto 2024 ore 06:30

Base militare Pisa-Pontedera, i dubbi del Cub

Una manifestazione del Movimento No Base

Il Sindacato di Base alza la voce per quanto riguarda la legge che ha approvato la costruzione della base militare tra Pisa e Pontedera



PISA — Il Sindacato di Base Cub ha sottolineato la decisione da parte del Governo di approvare il progetto di creazione di una base militare fra Pisa e Pontedera, partendo dal presupposto che la struttura, essendo opera per la difesa nazionale, non debba sottostare all’accertamento di conformità urbanistica e quindi potrà essere costruita anche in zone vincolate senza la necessità dell’autorizzazione paesistica.

"Con la definitiva conversione in legge il Decreto Infrastrutture - hanno affermato dal sindacato - vengono stanziate le prime risorse per la costruzione della base militare respingendo al contempo la richiesta dei parlamentari del PD che volevano concentrarla solo nelle aree occupate dalle caserme dismesse del territorio".

Il dibattito parlamentare, che si è concluso con il voto di fiducia, ha ricompreso i costi della base che sono lievitati rispetto al progetto iniziale e l'aumento delle superfici, estendendo la struttura fino al territorio di Pontedera.

Le perplessità del gruppo sindacale, però, non si limitano alla costruzione della base militare ma allargano il raggio asserendo che nel Decreto Infrastrutture approvato ci sono anche i fondi per il canale dei Navicelli, a riguardo del quale in questi mesi non sarebbe stata fornita la documentazione richiesta anche da alcuni consiglieri comunale di Pisa, in merito alle opere di dragaggio e ampliamento richieste dal Governo statunitense.

"Leggiamo di un finanziamento al Comune di Pisa di svariati milioni di euro fino al 2026 - hanno concluso - quelle che sembravano essere opere finanziate dagli Stati Uniti oggi diventano a carico dei contribuenti italiani per favorire il rapido trasferimento di armi dalla base di Camp Darby al porto di Livorno? Si parla infatti di consolidamento delle sponde e del recupero funzionale dell'idrovia Pisa-Livorno: ma funzionale a chi e a cosa? Forse ai progetti di guerra e di militarizzazione del territorio?".


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