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Attualità lunedì 28 gennaio 2019 ore 13:20

Quasi 24 milioni per politiche e servizi sociali

da sinistra: Franco Marchetti, Gianna Gambaccini e Pasqualino Scarmozzino

Via libera al bilancio preventivo della Società della Salute. La presidente Gambaccini: “Aumentate le risorse per lotta a povertà e disabilità"



PISA — Quasi 24 milioni di euro destinati alle politiche e ai servizi sociali e socio-sanitari del territorio dei nove Comuni (Pisa, Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano) della Zona Pisana. Via libera all’unanimità al bilancio preventivo 2019 della Società della Salute da parte dell’assemblea dei soci nel corso della riunione di venerdì 25 gennaio.

Un documento che stanzia 23,7 milioni di euro per gli interventi e i servizi rivolti alle fasce sociali del territorio maggiormente in difficoltà “potenziando l’impegno in particolare nella lotta alla povertà, nell’assistenza domiciliare agli anziani e nell’area della disabilità” come ha sottolineato la presidente dell’ente di via Saragat Gianna Gambaccini nel corso della conferenza stampa di questa mattina a cui sono intervenuti anche il vicepresidente Franco Marchetti e il direttore facente funzioni della SdS Pasqualino Scarmozzino. 

“Abbiamo lavorato a un razionalizzazione e riorientamento della spesa alla luce della crescita, anche nei nostri territori, dei processi d’impoverimento, e dei bisogni crescenti dei diversamente abili – continua Gambaccini -: così abbiamo deciso di non rinnovare la convenzione con la Prefettura per l’accoglienza dei profughi e di cedere il coordinamento regionale di progetto Satis II pur mantenendo inalterati i servizi e l’assistenza sul territorio per le vittime di tratta. Parallelamente si è scelto di rinforzare i servizi e gli interventi nell’area della povertà assoluta attingendo alle risorse del Fondo Povertà per la Zona Pisana, con le quali provvederemo anche a potenziare l’organico delle assistenti sociali, e di incrementare quelle destinate all’area della disabilità, con particolare riferimento all’assistenza scolastica specialistica alla luce delle necessità crescenti segnalate dai nostri uffici. Il tutto mantenendo inalterati tutti gli altri servizi e senza mettere mano nelle tasche dei cittadini dato che la compartecipazione degli utenti ai servizi è rimasta invariata e, anzi, a partire dal 2020, quindi dal prossimo bilancio preventivo, si è deciso di rinunciare all’aumento previsto della quota capitaria che è sì a carico dei comuni ma, ovviamente, è coperta con le risorse di tutti i contribuenti. Inoltre, in quanto assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa, ho anche provveduto a rimodellare alcune deleghe attribuite alla SdS riducendo l’attenzione ad immigrazione e rom e potenziando le aree dedicate a povertà, alta marginalità, emergenza abitativa e assistenza domiciliare agli anziani”.

Parole che trovano conferma nei numeri del bilancio preventivo 2019 della SdS Pisana. Circa un terzo degli stanziamenti previsti (33,9 per cento corrispondenti a circa otto milioni di euro) è destinato agli anziani e più di un quarto all’area della disabilità (27,2 per cento, pari a oltre 6,4 milioni), i due settori che da sole assorbono oltre il 60 per cento delle risorse gestite dalla Società della Salute. Pari a circa un sesto del bilancio preventivo, invece, i fondi destinati all’inclusione sociale (17,9, pari a 4,2 milioni), prevalentemente finalizzati alla lotta alla povertà mentre l’area materno infantile copre il 13,3 per cento del budget e le spese per il personale e le attività generali si mantengono abbondantemente al di sotto del dieci per cento (7,7).

Dalla lotta alla povertà parte anche l’analisi del vicepresidente della SdS Pisana Franco Marchetti: “E’ fondamentale che le risorse che arrivano non abbiano una destinazione meramente assistenziale ma siano utilizzate per promuovere interventi in grado di attivare percorsi promozionali e favorire la fuoriuscita dalle situazioni di povertà e marginalità grave – evidenzia Marchetti -. Sull’immigrazione, invece, mi preme sottolineare come la riduzione degli sbarchi e degli arrivi sulle coste italiane, non fa certo venire meno l’esigenza d’interventi e servizi per l’integrazione degli stranieri che sono già nel nostro territorio”.

Il direttore facente funzioni della Società della Salute Pasqualino Scarmozzino, invece, ha sottolineato la solidità del bilancio. "La lieve riduzione rispetto al preventivo del 2018  - ha detto Scarmozzino - è riconducibile da un lato alla conclusione della convenzione con la Prefettura per l’accoglienza dei profughi e dall’altro alle diminuite esigenze relative ai minori stranieri non accompagnati che hanno conseguentemente comportato una riduzione dei rimborsi erogati dal Ministero dell’Interno”.


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