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Politica lunedì 20 febbraio 2017 ore 23:27

"Sconfiggiamo Renzi dall'interno"

Foto di: dal profilo FB di Olivia Picchi

Oltre trecento militanti pisani Pd si sono trovati in una assemblea autoconvocata alla Leopolda per dire no a Renzi ma anche ad uscite dal partito



PISA — In centinaia. Per esprimere smarrimento ma anche rabbia. Voglia di tornare a discutere, di confrontarsi, anche duramente ma sempre dentro la casa comune, che è quella del Pd.

Troppo piccola la sala dell'ex stazione Leopolda a Pisa per accogliere tutti quelli che sono venuti ad assistere ed ascoltare raccogliendo l'appello pubblico lanciato sabato scorso da una quarantina tra militanti e dirigenti e moltissimi hanno voluto parlare in questa assemblea autoconvocata, esprimendo il disagio per quanto accaduto recentemente, dopo la direzione e l'assemblea nazionale che ha visto un partito sempre più diviso e proteso verso una possibile scissione.

Una discussione lunga, vivace, appassionata dove i militanti si sono confrontati con gli eletti. C'erano due deputati, Maria Chiara Carrozza e Paolo Fontanelli, i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Alessandra Nardini, tre assessori della giunta Filippeschi ( Capuzzi, Ferrante, Zambito ), vari sindaci della provincia di Pisa ( Corrado Guidi di Bientina, Francesca Brogi di Ponsacco, Gabriele Toti di Castelfranco, Thomas D'Addona di Crespina Lorenzana, tra gli altri ), l'ex segretario provinciale Pd Francesco Nocchi, il presidente di Ctt nord Andrea Zavanella, l'ex presidente del Parco Giancarlo Lunardi, lo scrittore Marco Santagata e molti altri.

A proposito di Fontanelli che oggi a QuiNewsPisa aveva dichiarato su una sua possibile uscita dal Pd "Sto decidendo, dipende da cosa accadrà nelle prossime ore" c'è da segnalare che la sua componente, quella che fa riferimento a Massimo D'Alema, domani, martedì, non sarà presente alla direzione nazionale. Lo stesso D'Alema oggi ha detto che "Serve una svolta radicale nel centrosinistra. C'è stata una risposta totalmente negativa a problemi posti. Ciò che ci divide sono contenuti, scelte, valori", ha aggiunto e, secondo i rumors, proprio nelle prossime ore, forse già domani, ci potrebbe essere la scelta definitiva sullo stare dentro o sull'uscire dal Pd.

Il tema della serata è stata la voglia di cambiamento, di cambiare quel partito, il Pd, nel quale, con Renzi, in molti non si sono riconosciuti più. "E' mancato il dialogo", "Le sconfitte elettorali non sono servite a niente","Bisogna dare dignità e voce a tutti", "Un oltraggio restare dopo avere perso", "Renzi è stato il segretario più divisivo", alcune delle frasi più applaudite pronunciate nel corso degli interventi.

Alla fine è stato messo in votazione un documento unitario nel quale si chiede di ripartire dai circoli e dare vita ad una conferenza programmatica.

Tra gli interventi più applauditi quello di Maria Chiara Carrozza:"Bisogna combattere Renzi dentro il Pd con una proposta politica - ha detto la deputata, aggiungendo che ha ragione, citando Laura Boldrini - "Chi dice che il rischio vero è la scissione tra la gente e la politica".

L'altro deputato Paolo Fontanelli, nel suo intervento, ha ribadito il senso di "Smarrimento" tanto che anche lui stesso è ancora indeciso su cosa fare.

Tutti gli interventi hanno anche sottolineato che è "Sbagliato uscire" riferendosi a quanto annunciato da Enrico Rossi, che però non è stato attaccato frontalmente.

Mentre alla ex stazione Leopolda si discuteva, usciva un altro documento unitario, stavolta a firma dei renziani capitanati da Antonio Mazzeo ( tra loro anche il segretario comunale Giovanni Viale che non era presente all'assemblea e il sindaco di Pisa Marco Filippeschi assieme ad alcuni suoi assessori ):"Questo è il momento in cui non servono scatti in avanti e soprattutto non servono iniziative organizzate in autogestione, anche alla luce di quanto accaduto ieri in assemblea nazionale e delle dichiarazioni che hanno preceduto e seguito quell'appuntamento", si legge nel documento.

"Ripartiamo dunque dai luoghi veri della politica, dalla discussione nelle sedi naturali del partito, dalla nostra capacità di dialogo e decisione e facciamolo in maniera aperta, inclusiva e non rappresentativa o esclusiva solo di una parte.

Per questo, oltre alla direzione provinciale già prevista per giovedì, chiediamo la immediata convocazione dell'assemblea provinciale e di tutte le assemblee comunali chiedendo che ad esse partecipino anche i membri dell'Assemblea nazionale e i parlamentari del territorio. Quelli sono i luoghi della discussione, quelli i luoghi dove poter ascoltare tutti gli iscritti e non chiamare a raccolta solo una parte, quelli i luoghi del confronto democratico che è l'essenza stessa del nostro partito. Ed è in quelle sedi che occorre dare vita alla discussione interna per ricostruire innanzitutto le vere argomentazioni emerse durante l'assemblea nazionale di ieri, senza filtri strumentali e mediatici".

Alessandro Turini
© Riproduzione riservata


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