Politica sabato 13 dicembre 2025 ore 14:22
Scuola, ancora scontro su webinar Albanese

Flc Cgil Toscana e Una città in comune contestano le annunciate ispezioni del ministro Valditara dopo incontri con la relatrice ONU
PROVINCIA DI PISA — Il caso dei webinar con Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, arriva al centro dello scontro politico e sindacale anche in Toscana. La Flc Cgil Toscana interviene a difesa delle docenti e dei docenti del liceo Dini di Pisa, dell’Istituto Comprensivo Massa 6 e del liceo Montale di Pontedera, parlando di “canea reazionaria” e di attacco mediatico alimentato dalla maggioranza di governo e dal ministro dell’istruzione.
Nel comunicato il sindacato sostiene che l’obiettivo sia limitare la libertà d’insegnamento e l’autonomia scolastica, puntando il dito contro “l’intimidazione del personale scolastico”, le interrogazioni parlamentari e l’invio dell’ispettore. Nel merito, Flc Cgil ricorda che la partecipazione al webinar è stata deliberata dagli organi collegiali e che, a livello nazionale, l’incontro avrebbe coinvolto 194 scuole. Il testo cita anche la circolare ministeriale del 12 Dicembre (n. 6545), letta come un segnale che chiede alle scuole, quando affrontano temi politici e sociali, di garantire “il confronto tra posizioni diverse e pluraliste”.
Sulla stessa linea arriva Una città in comune, con una nota firmata da Ciccio Auletta. Qui il punto è l’annuncio di ispezioni nelle scuole che hanno ospitato iniziative con Albanese, "Si tratta di un puro atto intimidatorio irricevibile", scrive Auletta, parlando di una volontà “di trasformare la scuola pubblica in una caserma” e richiamando il principio costituzionale della libertà di insegnamento. Nel comunicato si fa riferimento anche al progetto didattico legato alla presentazione del libro "Quando il mondo dorme", inserito in un percorso promosso da Docenti per Gaza, e alla gogna mediatica che avrebbe colpito in particolare il Dini e il Montale.
Auletta attacca anche il clima politico che accompagna la vicenda, citando esponenti di Lega e Fratelli d’Italia e definendo “caccia alle streghe” la pressione sulle scuole. In chiusura rilancia la richiesta di portare rapidamente in consiglio comunale la mozione depositata a Luglio in solidarietà a Francesca Albanese, “per riconoscere il valore inestimabile del suo lavoro” e per chiedere al governo italiano di attivarsi sulla sua tutela.
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