Verso lo sgombero totale del Palazzo Rosa

PONSACCO — Bonifica dei cumuli di rifiuti, rimozione di auto senza assicurazione e scollegamento degli allacci abusivi di luce, acqua e gas. Continua su questi fronti l'azione dell'amministrazione comunale per Palazzo Rosa, che negli ultimi giorni è tornato alla ribalta per la proposta del gruppo consiliare di Insieme Cambiamo Ponsacco per l'abbattimento dello stabile.

Un'ipotesi che, tra le righe, il sindaco Gabriele Gasperini ha bollato come una soluzione "di pura fantasia" e irrealizzabile all'atto pratico. "Al momento del nostro insediamento, gli occupanti privi di titolo erano circa 120 - ha spiegato il primo cittadino - dopo un anno, il numero è sceso a 30 persone. In collaborazione con la Prefettura e con il Ministero dell’Interno stiamo predisponendo le condizioni per arrivare allo sgombero totale dell’edificio".

Per questo, appunto, l'amministrazione sta lavorando su più fronti. "Nelle ultime settimane è stato effettuato un intervento di pulizia della parte comunale e, a seguito di un’ordinanza sindacale, i proprietari hanno avviato le operazioni di bonifica dai rifiuti - ha precisato - sono stati interdetti gli accessi per evitare ulteriori abbandoni e ingressi abusivi, mentre negli ultimi giorni sono stati sequestrati sei veicoli privi di assicurazione. Entro la fine del mese saranno eseguiti controlli capillari sulle utenze, per scollegare eventuali allacci abusivi".

"I fondi messi a disposizione dal Governo non sono stati ancora utilizzati: se necessario, li useremo per alleggerire le spese che il Comune continua a sostenere - ha concluso - abbiamo scelto di affrontare con serietà e responsabilità un problema ereditato dal passato, evitando facili slogan e lavorando a soluzioni concrete e durature. Lo avevamo promesso alla nostra comunità e lo stiamo facendo".

E mentre il sindaco ha rivendicato i risultati della propria amministrazione puntando il dito contro i "facili slogan", Federico d'Anniballe, capogruppo di Insieme Cambiamo Ponsacco, ha risposto sulle critiche mosse alla proposta di raccolta firme per la demolizione del condominio. "Dai commenti apparsi sul social e sulla stampa, soprattutto da parte delle forze politiche presenti in Consiglio, si capisce chiaramente che chi scrive non ha ascoltato ciò che è stato detto in merito - ha detto - o, più probabilmente, sta cercando di travisarlo e strumentalizzarlo a fini politici. A chi dice che utilizzeremo le firme per sostenere la mia candidatura alle prossime elezioni regionali, rispondo che il sottoscritto non è candidato a nulla: sono consigliere comunale, ho ricevuto questo mandato e lo porterò avanti fino alla sua scadenza".

"La raccolta firme ha la finalità di richiedere al sindaco di attivare gli uffici comunali per emanare provvedimenti finalizzati alla demolizione del Palazzo Rosa e al recupero dell’area pubblica e privata - ha concluso - chi si è assunto l'onere di amministrare non può scrollarsi dalle spalle il problema con la scusa degli errori commessi dai predecessori, ma deve prendersi la responsabilità di affrontarlo e di cercare una soluzione".

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