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Lavoro venerdì 22 febbraio 2019 ore 18:55

L'ira dei lavoratori: "Agape ci ignora da 18 mesi"

I lavoratori: "La cooperativa non ha saputo gestire criticità. La strategia? Riduzione del salario, notevole peggioramento delle condizioni di lavoro"



PONTEDERA — I lavoratori e le lavoratrici di Agape sono intervenuti per spiegare che, in primis "sono consapevoli dell’attuale momento di difficoltà della Cooperativa Sociale Agape, e del clima politico generale e del territorio, così evanescente e pericolosamente incerto. A questo si aggiunge il ritardo del rinnovo del CCNL , scaduto ormai da quasi sette anni".

Tuttavia "da circa 18 mesi le richieste dei lavoratori, rivolte alla Cooperativa su tematiche che principalmente hanno riguardato l'organizzazione del lavoro in alcuni settori e la difesa degli orari contrattuali del personale, sono rimaste inascoltate per tutte le figure professionali, oss, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, infermieri ed quant'altro".

Secondo l'assemblea sindacale dei lavoratori "la cooperativa, sebbene a conoscenza delle criticità ripetutamente segnalate dai lavoratori ai tavoli sindacali, non ha manifestato concretamente alcuna volontà di dare risposte risolutive e in tempi ragionevoli. E’ evidente che la cooperativa, non ha avuto la capacità di gestire le criticità, ivi comprese quelle insite nelle gare di appalto, a partire proprio dall’organizzazione del lavoro, che condiziona in modo sostanziale anche la vita privata del personale".

"La strategia che in questi mesi ha fatto prevalere la Cooperativa - hanno aggiunto i lavoratori - per rispondere ai problemi del personale, è stata quella indirizzata alla riduzione degli orari contrattuali individuali e di conseguenza alla riduzione del salario, associate ad un notevole peggioramento delle condizioni di lavoro, senza alcun raziocinio, che hanno generato un inasprimento delle relazioni sindacali. Nonostante gli innumerevoli incontri sindacali, le problematiche sollevate dal personale sono rimaste ad oggi inevase. Assai preoccupanti ad oggi appaiono le prospettive della Cooperativa, argomento di un recente incontro sindacale".

"Infatti a fronte di numerose gare pubbliche che nel corso del 2019 andranno a scadere e di tutte le incertezze che questo produce, restano ampiamente insufficienti gli investimenti sul mercato privato,in grado di ammortizzare eventuali problemi di ordine occupazionale, derivanti dal restringimento del perimetro pubblico. I lavoratori e le lavoratrici non sono disponibili ad attendere oltre. Pur nella consapevolezza che occorre resistere all’attuale fase di immobilismo, i lavoratori e le lavoratrici non si rassegnano a portare avanti le loro rivendicazioni a partire dal rispetto della loro dignità".

"Di fronte all’ intorpidimento politico generale e gestionale della cooperativa, l’assemblea proclama lo stato di agitazione permanente, riservandosi di prevedere la possibilità di iniziative di sciopero o forme di lotta organizzate alternative. Occorre reagire e lottare contro scelte avventate, rimettendo al centro della discussione i bisogni reali dei lavoratori e delle lavoratrici , le prospettive e la difesa della buona occupazione".   


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