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Lavoro mercoledì 20 aprile 2022 ore 18:00
Cinque Comuni pisani diventano "zona svantaggiata"
Saranno possibili aiuti di Stato alle imprese dei Comuni di Calcinaia, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Fauglia e Pontedera
PONTEDERA — Anche cinque Comuni della provincia di Pisa - Calcinaia, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Fauglia e Pontedera - saranno d’ora in avanti tra le "zone svantaggiate" d’Europa che possono godere di incentivi a fondo perduto, regionali e nazionali, destinati anche alle grandi imprese. La nuova mappa, valida dal 2022 fino al 2027, è il frutto di una riperimetrazione che tiene conto delle peggiorate condizioni economiche di molte aree, con valori di Pil procapite inferiore alla media europea e disoccupazione invece sensibilmente più alta. "La nuova mappa è stata disegnata in buona parte a Bruxelles - hanno spiegato dalla Regione Toscana -, ma l’inserimento ad esempio di Pisa è stata una scelta ed una proposta della Regione, che la Commissione europea ha accolto".
Con l’approvazione in giunta regionale si chiude l’ultimo passaggio. La delibera è stata portata dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore all’economia Leonardo Marras.
“Abbiamo proposto di inserire anche parte della provincia di Pisa nelle zone svantaggiate – hanno spiegato presidente ed assessore – per la presenza di un settore come l’automotive che sta vivendo una difficile transizione. Poter disporre della concessione di aiuti a fondo perduto, anche rivolti alle grandi imprese, aiuterà a traghettare il settore verso un futuro orientato alle auto elettriche salvando migliaia di posti di lavoro. Inoltre, dobbiamo insistere sulle aree di crisi complessa, per completare la reindustrializzazione”.
Il pensiero va subito a grandi imprese come Piaggio, Vitesco e Asso Werke, che potranno beneficiarne. Circa il 9 per cento delle imprese del settore automobilistico in Toscana si concentra nella zona di Pisa: vale il 47,1 per cento dei dipendenti e il 39.4 per cento di tutte le entrate ed è un settore che richiederà necessariamente di una riconversione costosa, non solo in termini di ricerca e sviluppo ma anche come trasformazione di linee e prodotti, con impatto sull’intera catena.
La carta aggiornata degli aiuti di stato a finalità regionale consentirà di dispensare contributi a fondo perduto alle grandi imprese fino al 15 per cento degli investimenti fatti su singoli progetti, il 10 per cento nei Comuni pisani. La percentuale potrà crescere di venti punti percentuali per le piccole imprese e di dieci punti per quelle di media dimensione.
"Il criterio di scelta è stato quello di privilegiare i comuni dove maggiore è il peso dell’industria manifatturiera rispetto alla popolazione, di fatto andando a sovrapporsi alla geometria dei vari distretti industriali", hanno puntualizzato dalla Regione.
A Livorno i Comuni confermati zona svantaggiata sono Piombino, Campiglia Marittima, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e Livorno (ma non tutto). In provincia di Massa Carrara ne beneficeranno Massa, Carrara e Montignoso. Si tratta di province, quelle di Livorno e Massa Carrara, classificate anche come aree di crisi complessa.
Nel resto della Toscana sono già zone svantaggiate, oltre ai nuovi cinque Comuni pisani: in provincia di Arezzo il Comune capoluogo, Capolona, Civitella in Val di Chiana e Laterina Pergine Valdarno; in provincia di Pistoia i Comuni di Agliana, Montale e Pistoia; in provincia di Grosseto il Comune capoluogo, Gavorrano, Scarlino e Follonica; in provincia di Lucca i territori comunali di Altopascio, Capannori, Porcari e Lucca.
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