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Attualità domenica 20 giugno 2021 ore 17:18

"Una classe quinta rischia lo smembramento"

Lettera di protesta dei genitori per scongiurare che la 5D del Liceo XXV Aprile venga soppressa e i loro figli redistribuiti fra le altre quinte



PONTEDERA — I genitori degli alunni di quella che dovrebbe essere la prossima 5D del Liceo scientifico XXV Aprile di Pontedera hanno scritto agli assessori alla pubblica istruzione regionale e comunale, nonché al Ministero, nella speranza che la classe non venga smembrata, come invece è stato prospettato loro dal dirigente scolastico.

"La presente - si legge nella lettera - per metterVi al corrente di un fatto assolutamente increscioso che si sta verificando al liceo scientifico xxv Aprile di Pontedera (PI). Il prossimo anno scolastico il dirigente scolastico si vedrà costretto a sciogliere una quinta e ridistribuire gli alunni nelle altre quinte. I genitori di questa classe, non si trovano assolutamente d’accordo su questa presa di posizione, che trovano inaccettabile". 

"Prima di tutto - segnalano i genitori - va contro il DPR 81/2009, giacché gli alunni sono 14. Poi perché dividere ragazzi che hanno fatto un percorso scolastico di 4 anni tutti assieme denota una scarsa sensibilità nei confronti degli studenti, e lo troviamo molto incompatibile anche con la formazione scolastica, nel prossimo anno devono affrontare la maturità che dovrebbe essere l’inizio di un nuovo percorso di vita e di crescita, e si ritroverebbe spalmati su altre sezioni in cui hanno avuto un programma scolastico non proprio uguale, con la conseguenza di dover fare i salti mortali per rimettersi in pari, in quinta, e dopo l’anno appena passato (pandemia, dad ecc) è impensabile, ed essere imbrigliati nelle maglie della burocrazia non aiuta certo questi ragazzi nella loro maturità".

"Il preside ha tenuto a specificare che questa decisione non dipende da lui - si conclude la lettera -, ma che sono imposizioni dalle sue istanze superiori. Chiediamo quindi che si possa recedere da queste decisioni e che si mantenga la classe unita anche con il suo corpo docente, per dare a tutti la possibilità di affrontare l’ultimo anno in tranquillità e con un programma scolastico in continuità con quello già svolto, rispettando la dignità e la crescita dei ragazzi e delle loro famiglie".


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