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Lavoro giovedì 13 maggio 2021 ore 08:30
Nasce il Comitato Operai Piaggio
"Un anno fa 600 operai votarono no all'accordo, ripartiamo dalle loro ragioni", dice il comitato, che chiede coinvolgimento e discussione
PONTEDERA — "E' di questi giorni la notizia che alcuni contrattisti a termine, arrivati al limite massimo di legge di 24 mesi, invece di vedere il contratto trasformato a tempo indeterminato, sono stati assunti da una agenzia interinale e presi in affitto dalla Piaggio. Ovvero: continuano a lavorare per Piaggio ma senza più legami contrattuali con l’azienda, che potrebbe decidere di non farli più lavorare dall' oggi al domani."
Lo dice il Comitato Operai Piaggio ribadendo che "Puntuali si sono presentati le ragioni di chi ha votato no all’accordo: premio ridotto agli anticipi mensili di 120 euro. Un operaio, al lordo della cassa integrazione, riceve oggi 1000 euro meno di 10 anni fa. Mentre azionisti e dirigenti festeggiano dividendosi gli aumenti dei guadagni. Uso indiscriminato di lavoratori precari. Nessun percorso certo di stabilizzazione dei contratti a temine, nè nel numero nè nei tempi".
"Un accordo - aggiunge il Comitato Operai Piaggio - che prevede la riduzione e il totale controllo del premio da parte dell’azienda, l’uso a piene mani di lavoratori precari, di flessibilità e straordinario."
"Un anno fa 600 operai votarono no all'accordo, ripartiamo dalle loro ragioni", è l'appello lanciato, con la critica verso dirigenti sindacali che "Escludono dalle riunioni 8 delegati, tutti operai, legittimamente eletti nella RSU da circa 600 lavoratori. Cercano di tenere buoni gli operai, separandoli, impedendo ogni luogo di discussione, al punto di non fare neanche le assemblee per il contratto nazionale, tenute invece in molte fabbriche italiane anche toscane. Una sola cosa diffondono tra gli operai, soprattutto i più giovani, che non hanno memoria della storia delle battaglie sindacali: la rassegnazione, la propaganda dell’immodificabilità delle cose, della inutilità delle lotte e della inevitabilità della sconfitta".
"Per questo ci siamo costituiti come Comitato Operai Piaggio", spiegano. "Quello che non fanno loro intendiamo farlo noi. Coinvolgere i lavoratori in una discussione che porti alla definizione di un piano rivendicativo in cui tutti si riconoscano. Perchè sappiamo bene che questo è il presupposto della unità e della forza dei lavoratori. Sui punti che ci sono adesso all’ordine del giorno proponiamo di discutere a partire da stabilire un limite stringente al numero dei lavoratori precari: questo è il solo modo per aumentare l’occupazione a tempo indeterminato. Rivendicare un conguaglio del premio che sia almeno uguale al minimo di 2450 euro previsto dal precedente integrativo".
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