Dagli arresti domiciliari al carcere

L'uomo era già sottoposto alla misura cautelare per tentata rapina. A far scattare l'ordine di carcerazione, però, sarebbero stati altri reati

PONTEDERA — Già agli arresti domiciliari, la sua posizione peggiora e un ordine del giudice lo spedisce in carcere. Al centro della vicenda un uomo, residente in un comune della Valdera, che dall'estate scorsa si trovava agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, perché accusato di tentata rapina.

Un ordine dell'autorità giudiziaria, disposto alla luce di altri reati contro la persona a lui contestati, ha sostituito questa misura cautelare con la custodia in carcere, che è stata eseguita dai carabinieri nell'ambito dei controlli e delle attività finalizzate, tra le altre cose, anche all’applicazione e alla vigilanza sulle misure disposte dall’autorità giudiziaria.

Nello stesso quadro si inserisce anche un arresto avvenuto nelle stesse ore nel comprensorio del Cuoio. Anche in questo caso un uomo è finito dagli arresti domiciliari al carcere, ma per ragioni diverse. Il 33enne, sottoposto alla misura da alcune settimane è finito in manette perché, nonostante il provvedimento disposto dal giudice, non si sarebbe fatto trovare a casa dai militari. Sorpreso poco dopo fuori dalla sua abitazione, è stato quindi arrestato con l'accusa di evasione.

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