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Attualità giovedì 05 maggio 2022 ore 15:40

Gestione ospedaliera dell'ictus, il tempo è tutto

Renato Galli

Il professor Renato Galli, direttore della neurologia del Lotti, spiega come funziona il team multidisciplinare in vista di un corso di formazione



PONTEDERA — Uniformare le procedure di gestione ospedaliera dell’ictus nella fase acuta è l’obiettivo degli organizzatori del corso che si terrà il 6 Maggio nell’auditorium della biblioteca Giovanni Gronchi di Pontedera. “La prima edizione si tiene a Pontedera – ha spiegato Renato Galli, direttore della neurologia dell'ospedale Lotti e responsabile dell’area aziendale Usl Toscana nord ovest delle patologie cerebro cardio vascolari – mentre le altre si svolgeranno a Massa, Lucca, Versilia, Livorno e Portoferraio, ospedali di riferimento delle altre zone della Asl Toscana nord ovest. L’argomento trattato è fondamentale per garantire una presa in carico, coordinata dallo ‘stroke team’, omogenea ed efficace su tutto il territorio". 

"Lo ‘stroke team’, al quale è rivolto il corso - ha proseguito il primario -, è un gruppo multidisciplinare di professionisti coinvolti nel percorso ospedaliero del paziente con ictus, specificatamente formato per praticare la trombolisi endovenosa. E’ importante considerare che l’ictus cerebrale rappresenta la principale causa di disabilità permanente nell’adulto, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nella popolazione, con conseguenti alti costi sanitari e sociali. A partire dalla fine degli anni novanta del secolo scorso l’avvento della trombolisi endovenosa ha permesso di modificare in modo sostanziale la storia naturale dell’ictus ischemico ed attualmente, in casi selezionati, è la terapia raccomandata purché questa venga somministrata entro quattro ore e mezzo dall'esordio dei sintomi e talora fino a nove ore, dopo ulteriore selezione con neuroimmagini avanzate". 

"La sua efficacia è tempo-dipendente - ha sottolineato Galli - perché diminuisce progressivamente, con il passare dei minuti, per cui ridurre il più possibile il ritardo evitabile fra l’esordio dei sintomi e l’inizio della trombolisi rappresenta la principale sfida organizzativa. Solo in Toscana i casi di ictus attesi ogni anno sono circa undicimila”.

 Dal dottor Galli un ringraziamento alle dottoresse Chiara Pecori della neurologia del Lotti e Grazia Castellani, coordinatrice dei tecnici di neurofisiopatologia di Pontedera, Livorno, Cecina e Piombino, "per la loro collaborazione nell’organizzazione del corso e i docenti di diverse figure professionali sia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, sia della ASL Toscana nord ovest”.


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