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Attualità venerdì 31 dicembre 2021 ore 12:05

I primi vaccini, un anno dopo

Un momento delle prime due vaccinazioni all'ospedale Lotti di Pontedera

Il 1° Gennaio dello scorso anno due infermiere, Paola e Stella, furono le prime vaccinate al Lotti. Oggi c'è Omicron, ma la vaccinazione è oltre l'80%



PONTEDERA — Tra ventiquattro ore saremo già nel nuovo anno, ma non solo. Tra ventiquattro ore, infatti, ricorrerà anche l'anniversario delle prime somministrazioni del vaccino all'ospedale Lotti di Pontedera. Un momento storico per la città e per tutto il Paese.

A riceverlo, in quell'occasione, furono due donne. La prima in assoluto fu Paola Bertini, infermiera del pronto soccorso. Dopo di lei, fu la volta della dottoressa Stella Cini, medico anche lei operante nel pronto soccorso dell'ospedale pontederese.

Oggi, 365 giorni dopo, la variante Omicron ha reso la situazione complessa, con un considerevole aumento dei contagi, soprattutto nelle ultime settimane. In Toscana, per esempio, nell'ultimo giorno del 2021 sono stati registrati oltre 16mila nuovi positivi, che si aggiungono ai 15,830 di ieri. Numeri elevati, senz'altro influenzati dall'ordinanza regionale che stabilisce come sia sufficiente un test rapido positivo per la diagnosi Covid.

Va ricordato, comunque, che secondo gli ultimi accertamenti, il 75% dei nuovi casi positivi in Toscana sarebbero stati colpiti proprio dalla variante Omicron, più contagiosa delle precedenti ma meno invasiva, in particolare per i vaccinati.

Anche in Valdera, dove si registrano 808 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, i nuovi positivi aumentano costantemente. In particolare, nell'ultimo report dell'Azienda Usl Toscana nord ovest, sono tre i Comuni maggiormente interessati in termini numerici: Pontedera (180), Santa Maria a Monte (124) e Calcinaia (107).

In ogni caso, osservare i bollettini dello stesso periodo dello scorso anno e quelli di questi giorni ci fa capire l'efficacia del vaccino: a fronte di un numero maggiore di attualmente positivi, le ospedalizzazioni in tutta Italia, così come le terapie intensive, risultano essere meno della metà di un anno fa.


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