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Attualità venerdì 29 novembre 2024 ore 16:30
La Borra, il calcio è divertimento coi giovani ultras

Il fenomeno dei tifosi della squadra della frazione, nata per divertimento in estate: tramite i social e le amicizie, si è creata una piccola curva
PONTEDERA — In Italia il tifo ha spesso e volentieri una connotazione negativa. Fatti di cronaca e personaggi hanno messo in cattiva luce quello che, in sé, sarebbe soltanto un modo per stare insieme e sostenere la propria squadra del cuore o la propria città. Fortunatamente, però, c'è chi ancora lo intende così e riporta il calcio alla sua essenza: il divertimento.
Lo spirito dei Green Boys La Borra è esattamente questo: un gruppo di giovanissimi tifosi che, nel giro di pochi mesi, si è allargato sempre più per sostenere la squadra della frazione pontederese. "Sono più i tifosi dei giocatori - ha scherzato Emilio Montagnani, presidente della società sportiva - la squadra è rinata nella scorsa primavera: La Borra ha sempre avuto la formazione amatori, ma da una decina di anni non c'era più. Così, a Maggio, alcuni ragazzi hanno iniziato a organizzarsi per giocare insieme".
E se il settore giovanile non ha mai smesso di esserci, la frazione d'estate ha riabbracciato anche la squadra degli adulti, che tanto adulti non sono essendo perlopiù ventenni, che è riuscita a iscriversi in Terza Categoria. "Il primo punto avevamo detto che lo avremmo fatto a Gennaio - ha aggiunto - invece siamo stati anche più bravi del previsto: lo abbiamo fatto due settimane fa nel derby con il Treggiaia".
Prima ancora della squadra, però, i giovanissimi tifosi si erano già organizzati. "A Luglio abbiamo fatto una cena di autofinanziamento e si è presentata una ventina di ragazzi, con già la maglietta da tifosi - ha ricordato Montagnani - soltanto alcuni sono della Borra, il nucleo iniziale: poi si sono aggiunti sempre più amici, anche da altre zone. Come un'onda, alimentata anche dai social: si divertono a stare insieme e lo fanno sempre nel massimo rispetto di tutti. Da qualche settimana hanno comprato il tamburo e alcune mamme gli hanno preparato la bandiera da sventolare".
"E che si tratti soltanto di divertimento lo dimostra il fatto che la squadra è ultima a un solo punto, ma loro continuano a venire e a seguirci - ha proseguito - anche quando arrivano sconfitte eclatanti, loro continuano a cantare e a incitare la squadra".
Tutto questo non solo per le partite casalinghe, ma spesso anche in trasferta. "Quando giochiamo in casa hanno sempre un biglietto omaggio, ci sembra il minimo - ha spiegato - in trasferta, invece, ci mettiamo d'accordo con le altre società per fare in modo che non paghino o che ci sia un biglietto scontato: del resto, sono tutti minorenni".
"Per il prosieguo del campionato, abbiamo un obiettivo - ha concluso Montagnani - non vogliamo arrivare ultimi. Sarà dura, ma stiamo vedendo che nelle ultime partite si è creata l'amalgama giusta, ci proveremo: la squadra è composta soprattutto da ragazzi di vent'anni che hanno smesso di giocare qualche anno fa e che hanno ritrovato la voglia. Anche loro lo fanno soltanto per un motivo: divertirsi".
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