Attualità mercoledì 08 gennaio 2025 ore 11:15
L'Aeroscalo, una storia lunga 125 anni

Dai dirigibili a Brando, oggi la cucina è nelle mani di Francesca e Silvia: un'istituzione dell'enogastronomia pontederese va oltre il secolo di vita
PONTEDERA — Dalla piccola locanda che si trovava nelle vicinanze dell'aeroscalo per dirigibili di Pontedera, costruito nei primi anni del Novecento dalla Regia Marina, fino a diventare un ristorante contemporaneo, giunto a un traguardo storico: i suoi primi 125 anni.
Un'attività che si tramanda di generazione in generazione quella dell'Aeroscalo, ristorante che oggi è gestito da Francesca e Silvia Marianelli, per una cucina tutta al femminile. Del resto, le due sono figlie di Francesco, che tutti a Pontedera hanno conosciuto come Brando, scomparso nel 2023 dopo una vita passata a lavorare e dispensare battute e ironia per i propri clienti.
"Il locale fu aperto proprio il primo giorno dell'anno nel 1900 - ha raccontato Francesca Marianelli - i miei bisnonni lo aprirono per la prima volta, poi toccò a mio nonno e, dal 1978, lo ha preso in gestione mio padre, che qualche anno dopo spostò l'attività dov'è attualmente. Così, sin da piccoline io e mia sorella abbiamo vissuto il ristorante ogni giorno: quando tornavamo da scuola andavamo a mangiare lì, perché babbo e mamma erano a lavorare e in casa non c'era nessuno".
Dal 2019, Francesca e Silvia hanno dato inizio alla loro gestione, mentre babbo Brando ha piano piano lasciato il timone. "È sempre stato presente - ha aggiunto - oggi, arrivati a questo traguardo, pensiamo di fare una piccola festa in primavera, magari anche con la partecipazione del sindaco. Ma sarà una cosa leggera, magari con un brindisi in strada: se dovessimo far festa con tutti coloro che ci hanno conosciuto in questi anni sarebbe impossibile".
Tra tutti quelli che li hanno conosciuti non ci sono soltanto i clienti, occasionali o abitudinari, ma anche vere e proprie star. "Spesso e volentieri, anni fa, veniva a trovarci Andrea Bocelli, che amava l'ossobuco - ha rammentato - sono venuti anche giornalisti famosi come Gianni Mura, ma anche cantanti e attori. Personalmente, ricordo Silvio Orlando come un vero signore, che regalò i biglietti del suo spettacolo a mia figlia, ma anche Dario Fo, che la prese in braccio, e Alessio Boni, veramente molto alla mano. Ma ce ne sono stati talmente tanti, che è difficile ricordarli tutti".
Poco meno di un anno fa, anche le telecamere di Mediaset hanno varcato la porta del ristorante: Studio Aperto, il telegiornale di Italia Uno, ha infatti raccontato la cucina di Francesca e Silvia nel rotocalco informativo Mag. "Veramente molto emozionante - ha concluso Francesca - non ce lo aspettavamo, è stata un'improvvisata e, devo dire, anche una bella soddisfazione".
E adesso, per l'Aeroscalo da Brando, secondo il nome completo del ristorante, non resta che aspettare la primavera. In attesa di una festa che celebri i 125 anni di una delle attività più storiche della città e che sia di buon auspicio per altrettanti anni di impegno e passione.
Pietro Mattonai
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