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Attualità giovedì 13 ottobre 2022 ore 19:30

Misericordia, un anno da governatore per Leggerini

Il governatore Matteo Leggerini

Investimenti, costi in aumento, meno volontari e la mensa della solidarietà più affollata: il bilancio dopo un anno dalla nomina del governatore



PONTEDERA — Era già vice governatore quando è stato nominato alla guida della Misericordia di Pontedera. Un anno dopo, però, Matteo Leggerini può fare il punto da un altro punto di vista, quello più alto. Mettendo in fila le cose fatte e le criticità che, in un periodo come questo, soprattutto per le associazioni di volontariato e del Terzo settore, non mancano.

"Conoscevo già la macchina amministrativa e organizzativa - ha esordito - dopo un anno l'impegno è sempre tanto, anche perché la burocrazia aumenta e porta via molto tempo. Lo faccio però con grande passione: è stato un anno di cambiamenti e di investimenti".

Tra questi, soprattutto quelli per il cimitero e i mezzi di soccorso. "Abbiamo stanziato le risorse per la ristrutturazione e messa in sicurezza del loggione sud della parte storica per recuperare spazi per una cinquantina di nuovi forni - ha specificato - un intervento già avviato dal mio predecessore, Renato Lemmi, e che doveva essere terminato per la carenza di forni. E ancora, in queste settimane stiamo lavorando per consentire il risanamento di un'altra area, quella dei giardini".

"Per quanto riguarda i mezzi, invece, abbiamo acquistato due nuove ambulanze, che entreranno in servizio a partire da Gennaio 2023 - ha aggiunto Leggerini - per questione di età dei mezzi e di legislazione, abbiamo deciso di cambiarne due che hanno 8 anni e che possono essere sfruttate da altre associazioni".

La Misericordia di Pontedera

Agli investimenti, però, si affiancano anche costi sempre maggiori, soprattutto negli ultimi periodi. "Il momento non è dei migliori per quasi tutte le realtà di questo tipo, come la Croce Rossa di Pisa o la Pubblica assistenza del Litorale - ha spiegato - è complicato sostenere tutto: dal carburante ai mezzi. Cerchiamo sempre di fare economia, ma non è semplice: speriamo ci possano essere interventi e che non arrivino troppo tardi".

"Rispetto ad altre Misericordie, nella Provincia di Pisa, offriamo molti più servizi: dal banco alimentare allo sportello per la prevenzione dell'usura, dal punto famiglia alla fisioterapia nelle case di riposo - ha continuato - disponiamo di molti settori e della gestione di un cimitero, ma stiamo vivendo anche noi le difficoltà del momento. Qualcosa, con il prossimo anno, dovrà cambiare".

Tra questi, appunto, oltre al banco alimentare, anche la mensa della solidarietà. "Il rapporto sull'utenza viene fatto annualmente grazie al lavoro dei volontari e del responsabile Renzo Bartoli - ha commentato - in ogni caso, quel che è certo, è che sono in aumento anche i cittadini italiani. In molto pensano che la mensa sia un servizio quasi esclusivamente per i cittadini extracomunitari, ma sono sempre di più le famiglie italiane che hanno bisogno di sostegno".

La mensa gestita dalla Misericordia

Infine, uno sguardo anche alla colonna portante: i volontari. "C'è stato un grosso calo dei volontari dopo il Covid - ha detto - magari, anche per il timore di contrarre il virus, in molti hanno deciso di sospendere il servizio, in particolare persone con più di 60 anni che rischiavano troppo a rimanere a contatto con pazienti e ospedali. La diminuzione c'è e si sente: fare i turni è sempre più complicato".

"Piano piano, però, negli ultimi giorni sembra che ci siano più richieste di dare una mano e, a breve, partirà un corso di primo soccorso per cercare di attrarre qualche altro volontario - ha concluso - se qualcuno vuole avvicinarsi al nostro mondo e dare il proprio contributo, noi ci siamo: non c'è bisogno di stare in ambulanza, ci sono tanti servizi da erogare e più opportunità".

Pietro Mattonai
© Riproduzione riservata


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