Nei cantieri comunali arriva il salario minimo

PONTEDERA — Nelle prossime gare d'appalto del Comune, ogni bando specificherà che, al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto dell'appalto stesso, sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta stipulato da organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore. E, in ogni caso, un salario minimo garantito di almeno 9 euro all'ora.

Sono queste le principali novità introdotte dalla delibera approvata recentemente dalla Giunta e che formalizza un impegno preso in campagna elettorale dal sindaco Matteo Franconi. "Una scelta chiara - ha detto - che, oltre a essere inserita nel nostro programma, ha trovato applicazione pratica nel documento unico di programmazione triennale dove il salario minimo garantito rientra all'interno degli obiettivi strategici".

"Pontedera è città del lavoro - ha proseguito - e dentro il perimetro che ci concedono le norme vigente, facciamo un passo amministrativo chiaro a garanzia di un trattamento economico dignitoso per i lavoratori impegnati nell'ecosistema degli appalti pubblici. L'impegno è quello di garantire diritti, sicurezza ed equità per chi lavora in una comunità come la nostra che mette al centro l'occupazione, i servizi e il rispetto per le persone".

Inoltre, il Comune verificherà, sulla base del Codice degli appalti, che a fronte di operatori economici che in sede di offerta dichiarano un diverso contratto, che le tutele siano le stesse della stazione appaltante. Infine, ci sarà anche l'applicazione di criteri premiali per gli operatori che si impegnino a rispettare la retribuzione minima e nelle procedure di gara aggiudicate con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

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