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Attualità lunedì 22 gennaio 2024 ore 18:00
Oculistica, interventi chirurgici in 3D
Al "Lotti" il visualizzatore che sposta i medici dal microscopio al megaschermo. Palla: "Si amplia la prospettiva di tutto il personale medico"
PONTEDERA — La chirurgia oculistica dell'ospedale "Lotti" di Pontedera diventa tridimensionale. Nel reparto dedicato, infatti, sono cominciati quest'oggi, lunedì 22 Gennaio, i primi interventi con la nuova tecnologia in 3D, che sfruttano un visualizzatore che restituisce una immagine tridimensionale dell’occhio da operare.
"Nel 2023 a Pontedera abbiamo effettuato oltre 3mila interventi e, da oggi, possiamo dare il via alla cosiddetta chirurgia 3D - ha spiegato il dottor Michele Palla, responsabile del reparto di Oculistica - il nuovo visualizzatore, infatti, sostituisce in tutto e per tutto il microscopio operatorio, per cui il chirurgo, indossando degli appositi occhiali, opera guardando un megaschermo ad alta definizione".
Il campo visivo del medico, in questo modo, si amplia e, di conseguenza, aumenta il livello di dettaglio dell’intervento. "Tutto il personale della sala chirurgica può vedere, in contemporanea, ciò che prima vedeva solo il chirurgo attraverso la lente del microscopio - ha aggiunto - gli altri medici possono così apprendere le tecniche di intervento, vedendole loro stessi".
"Tra i principali vantaggi di operare con il visualizzatore 3D c’è quello di rielaborare le immagini acquisite durante l’intervento per evidenziare dettagli che con il microscopio operatorio non sarebbe possibile cogliere - ha detto il dottor Emanuele Di Bartolo, medico dell’equipe di oculistica di Pontedera - ciò permette di operare meglio".
"Con questa nuova tecnologia possiamo intervenire su tutte le patologie che già operavamo in passato - ha concluso il dottor Pasquale Loiudice, anche lui in forza al team di oculistica - dal glaucoma alla cataratta, fino alle malattie della retina, come le maculopatie, le membrane epiretiniche, ma anche chirurgie più complesse, come per esempio il sacco retinico".
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