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Lavoro venerdì 01 maggio 2020 ore 10:28

Ripartenza di Piaggio, Colaninno suona la carica

Roberto Colaninno, presidente e ad del Gruppo Piaggio

Le attività in fabbrica pronte a ripartire da lunedì 4 maggio, dopo lo stop forzato per l'emergenza coronavirus. Il presidente ha parlato ai sindacati



PONTEDERA — Il Primo Maggio ha trovato quest'anno le fabbriche chiuse per l'emergenza coronavirus. Uno scenario che nessuno si sarebbe mai immaginato soltanto pochi mesi e fa e che ponte tanti interrogativi su come ripartire, fra l'urgenza economica da un lato - tanto per le imprese quanto per le famiglie - e necessità di sicurezza in fabbrica e sul territorio. Il Gruppo Piaggio, di fronte a questo scenario, ha tracciato ieri la sua rotta: in un incontro azienda-sindacati è intervenuto anche il presidente e ad, Roberto Colaninno, in previsione della riapertura degli stabilimenti del Gruppo Piaggio in Italia programmata per lunedì 4 maggio.

“Il mondo intero si è trovato a gestire una situazione molto grave e complicata - queste le parole Colaninno ai sindacati -, dovuta al virus Covid-19: abbiamo passato lunghe settimane sospesi, e ora si stanno fortunatamente verificando le condizioni per iniziare una nuova fase. Tra gli elementi fondamentali c’è la ripresa del lavoro, non solo visto come sostentamento per il benessere economico, ma in quanto rappresenta la speranza che in futuro questa situazione si possa sconfiggere, ed è la condizione base per il progressivo ritorno della comunità alla normalità. Poter tornare al lavoro il prossimo lunedì è la premessa più naturale e ovvia per poter combattere assieme questo tremendo virus, e lavorare assieme è l’unica strada per condurre questa battaglia".

"Noi tutti abbiamo delle responsabilità - ha aggiunto il presidente e ad di Piaggio -: all’interno degli stabilimenti del Gruppo Piaggio abbiamo messo in atto importanti azioni di prevenzione sanitaria, ma è fondamentale che le nuove regole di comportamento siano rispettate da tutti. Il nostro futuro sarà influenzato anche dal comportamento fuori e dentro le fabbriche. La ripresa è necessaria per tutti noi, con lo spirito che deve essere presente in una comunità che si deve difendere da un nemico invisibile. Dobbiamo lavorare insieme, confrontarci, discuterne nel corso dei Comitati istituiti con l’obiettivo primario di preservare la salute e sicurezza di tutti i dipendenti e al contempo di guardare al futuro riprendendo il possesso delle nostre vite".

Nell'incontro sono state quindi illustrate le procedure e le misure introdotte per garantire ai lavoratori la massima sicurezza sanitaria. Le misure, in linea con quanto definito nei Protocolli di intesa siglati nei giorni scorsi, si basano sulle disposizioni dei decreti governativi emessi nell’ambito delle azioni di contrasto alla diffusione del Covid-19 e sono state integrate con le precauzioni sanitarie aggiuntive già introdotte dal Gruppo Piaggio, volte a preservare la sicurezza dei propri dipendenti.

"In vista della ripresa il Gruppo Piaggio ha svolto importanti attività di igienizzazione e sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro - hanno spiegato dall'azienda -. È stato definito un piano di igienizzazione quotidiana delle postazioni e degli strumenti di lavoro, sia a fine giornata, sia ad ogni cambio turno, oltre ad ulteriori attività di igienizzazione e sanificazione a cadenza settimanale".

L'organizzazione del lavoro "terrà in considerazione sia le esigenze sanitarie sia quelle produttive": "sono state adottate soluzioni idonee a garantire il distanziamento sociale di almeno 1 metro nel corso delle attività lavorative - così l'azienda in proposito -, in ingresso e uscita dallo stabilimento, nella mensa e nelle aree comuni. All’ingresso degli stabilimenti verrà mantenuta la misurazione della temperatura corporea, affidata a ditte specializzate esterne, che verrà progressivamente eseguita anche con l’utilizzo di termoscanner".

Sono state ridisegnate e organizzate le linee produttive per garantire la distanza interpersonale tra gli operatori. Inoltre, per supportare la presenza degli operatori nelle proprie postazioni di montaggio, nel corso di ogni turno un addetto debitamente equipaggiato, passerà sulle linee offrendo bevande di ristoro. Nel corso di tutta la giornata è garantito il presidio del medico del lavoro, a disposizione di ogni lavoratore.

Nelle mense, al fine di ridurre il numero simultaneo di commensali, sono stati definiti flussi e turni di accesso, sono stati ridisegnati gli spazi, e introdotti separatori in plexiglass sui tavoli. Inoltre, verranno utilizzati accessori usa e getta.

A tutti i lavoratori, operai e impiegati, verrà fornito a cadenza regolare un apposito kit con dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti e, quando necessario occhiali, e sono messi a disposizione dispenser con gel igienizzanti.

Verranno anticipati i fine turno, per permettere agli operai di organizzare con tranquillità l’attività negli spogliatoi e riorganizzare il rientro a casa.

Compatibilmente con le esigenze di carattere tecnico-organizzative, è prevista l’adozione dello smart working per attività specifiche ed anche per soggetti con particolari patologie valutate dal Medico Competente.

Sarà garantita la massima diffusione a tutti i lavoratori di un pacchetto di informazioni in merito alle misure e regole da adottare all'intero dei locali aziendali, tra cui le misure all'interno delle mense, modalità di gestione delle riunioni, indicazioni di comportamento per visitatori e fornitori e informazioni dai medici competenti per la gestione di possibili sintomi di Covid-19 e attività di prevenzione da adottare nelle situazioni di emergenza.

"Il rispetto delle regole previste dai Protocolli siglati - specificano dal Gruppo Piaggio - sarà richiesto anche ai fornitori e al personale delle ditte esterne, che garantiranno con autocertificazione. Gli interventi e le misure messe in atto saranno monitorati dal Comitato già costituito secondo quanto previsto dall’intesa tra Governo e Parti Sociali, siglata lo scorso 14 marzo".

Modalità di ripartenza, queste previste per il 4 maggio, che ancora una volta suscitano lo scetticismo della Rsu Fiom di Pontedera. Per Massimo Cappellini, Filomena Tecce, Giorgio Guezze, Davide Mei, Simone Di Sacco e Antonella Bellagamba l'apertura della fabbrica già lunedì è "sbagliata e pericolosa".

"L’azienda - hanno commentato - ha scelto la forzatura di poter anche rischiare una ripresa del contagio pur di vedere uscire scooter, motori e profitto dalle catene di montaggio. Siamo dunque preoccupati che tra qualche settimana, grazie a questa volontà irresponsabile di assecondare il bisogno di profitto degli Industriali ci ritroveremo di nuovo privati completamente delle minime libertà di cittadino, vanificando tutti i sacrifici compiuti fino ad adesso".


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