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Attualità domenica 26 luglio 2020 ore 07:00

Rumori, musica e alcool. Niente di nuovo

Il sindaco Franconi ha emesso ordinanze contro il prolungarsi delle notti che danneggiano il sonno degli altri, ma purtroppo non è una novità. Basta guardare nei secoli scorsi.



PONTEDERA — Una trentina d'anni o giù di lì scoppiò una querelle fra il parroco di San Giuseppe don Giulio Giannini e il compianto professor Aldo Vespi, che quando abitava in via Pisana aveva lottato per far sì che il fumo e le ceneri della dirimpettaia Crastan danneggiassero i polmoni i muri e le finestre. Poi il professore 'tornò' Fuori del Ponte e lì iniziò il contenzioso dei rintocchi di campane, che non erano vere campane ma un disco, contenzioso che il parroco perse tanto da dover abbassare di molto i toni. 

Ora il sindaco Franconi ha ordinato che per la musica non si vada oltre l'una di notte il venerdì, sabato e prefestivi, mentre il limite per tutti gli altri giorni sarà la mezzanotte, che cessi il consumo di alcool all'una e che sia vietato l'uso del vetro, bottiglie e bicchieri, dalle 21. Provvedimenti importanti ma tutt'altro che nuovi, visto che spesso i sindaci che hanno preceduto Matteo Franconi hanno fatto altrettanto, Con qualche successo ma con l'insuccesso in agguato. Insuccesso perché controllare di notte una città come Pontedera avrebbe bisogno se non di eserciti quantomeno di battaglioni (composti da un minimo di cinquecento uomini in divisa e armati). 

Scavando negli archivi storici sono stati trovati parecchi divieti di chiasso emessi dal comune di Pontedera. Uno per tutti, il divieto settecentesco di giocare a pallacorda sul piazzone oltre una certa ora, e così via. Mentre sul problema delle (troppe) bevute c'è a fine 700 una relazione del vicario di Pontedera al governo fiorentino dove si dice che le continue risse, e peggio, nelle bettole e fuori, dipendono spesso dai livelli di alcool consumati dai barcaioli, carrettieri e disoccupati.

Ci sarebbe anche un terzo elemento da mettere in campo, ovvero le droghe, ma quelle sono vietate da sempre anche se, purtroppo, non è facile eliminarle o quantomeno contenerle. E allora? Allora è molto difficile evitare le musiche e i rumori notturni e diurni, basta pensare alle moto dei giovanissimi che passano 'smarmittando' per le vie del centro e periferie, così come è difficile impedire che qualcuno beva ben oltre la mezzanotte avendosi magari procurato bottiglie in precedenza.

Battaglie perse? Diciamo che è difficile vincerle.

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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