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Cronaca giovedì 14 dicembre 2023 ore 17:30

Giovani aggrediscono l'autista del pullman

Il caso, avvenuto alla fermata dello stadio di Pontedera, è stato sollevato da Autolinee Toscane: "Pronti ad affiancare l'autista se vorrà denunciare"

PONTEDERA — Ennesimo caso di aggressione a un autista del trasporto pubblico. Lo ha riportato Autolinee Toscane, società che ha in gestione il servizio in Toscana e che ha denunciato

Secondo quanto riportato, un autista è stato vittima di aggressione, verbale e fisica, da parte di alcuni giovani all’interno e all’esterno di un bus, sul quale avrebbero voluto salire nonostante fosse già ripartito.

Il mezzo, diretto a Casciana Alta, era arrivato alla fermata di fronte allo stadio "Mannucci" poco dopo le 12,30. Dopo una quarantina di minuti, dopo aver fatto salire tutti gli studenti in attesa, l'autista avrebbe chiuso le porte per partire, ponendosi in coda ai bus che lo precedevano. Giunto alla fine del marciapiede alcuni ragazzi avrebbero cominciato a urlare chiedendo di aprire le porte per salire.

Visto il diniego dell'autista, i ragazzi avrebbero rincorso il bus, offendendo il dipendente e dando pugni ai finestrini e alla carrozzeria. Un paio di giovani sarebbero riusciti poi a salire grazie all'azionamento del sistema di emergenza, e uno di loro si sarebbe diretto verso l'autista con fare minaccioso. A quel punto, quest'ultimo ha chiamato le forze dell'ordine: una volta giunti sul posto gli agenti, i giovani si erano dileguati.

Autolinee Toscane sta valutando coi propri legali la possibilità di presentare denuncia. "A nome mio personale e di tutta l’azienda esprimo vicinanza e solidarietà al nostro lavoratore - ha commentato il presidente dell'azienda, Gianni Bechelli - qualsiasi azione legale intenderà avviare, lo sosterremo. Tuttavia, al di là delle conseguenze penali che potrebbero scaturire da questo brutto episodio, credo che sia sempre più necessario sensibilizzare i giovani e gli studenti".

"Già in passato abbiamo fatto sapere alle scuole e alle altre istituzioni che siamo disponibili a incontrare insegnanti, ragazzi e famiglie per spiegare non solo i rischi, anche penali, che possono correre con tali comportamenti - ha concluso - ma anche il ruolo decisivo che svolgono i lavoratori che garantiscono alle nostre comunità un servizio indispensabile come il trasporto pubblico".

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