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Attualità martedì 15 marzo 2022 ore 19:30
Guerra in Ucraina, farina e olio girasole cercasi
Nei supermercati è corsa all'acquisto di prodotti che, prossimamente, potrebbero scarseggiare o diventare molto più cari del solito
PONTEDERA — Durante il primo lockdown, a Marzo 2020, in molti avevano letteralmente preso d'assalto supermercati e centri commerciali. Una psicosi collettiva che, nei giorni immediatamente successivi, si era dimostrata piuttosto ingiustificata. Due anni dopo, il conflitto in Ucraina rischia di creare una situazione simile.
Anche a Pontedera, infatti, in alcuni supermercati iniziano già a scarseggiare dalle prime ore del mattino prodotti come farina e olio di semi di girasole. Che, secondo associazioni di categoria e operatori, sono tra i prodotti più a rischio per rincari e importazioni sempre più ridotte.
A questo, poi, si aggiunge anche il boom dei prezzi del carburante, che non rende sicuramente facile il trasporto dei prodotti su gomma. Mettendo ancor più pressione sui distributori prima e sui supermercati poi.
La farina era già stato oggetto dei desideri durante il primo periodo di restrizioni nel 2020. Più presente rispetto all'olio di semi, anch'essa però è stata messa nel mirino dai clienti. 
Per quanto riguarda l'olio di semi di girasole, secondo Coldiretti, sono proprio Russia e Ucraina i due principali produttori di semi di girasole ed esportatori in Italia. Ciò ha portato non solo alla scarsità, ma anche a un aumento del prezzo. In combinato disposto, se a questo doppio effetto si aggiunge l'accaparramento, in molti sostengono che entro fine Marzo l'olio di semi di girasole potrebbe diventare introvabile.
Anche in zona, del resto, Unicoop Firenze ha deciso di porre un limite all'acquisto di 4 pezzi per carta socio per olio di semi di girasole, farina e zucchero. "Al momento non emerge alcun rischio relativo alla mancanza di prodotti nei propri supermercati a causa della guerra in corso in Ucraina", ha comunque specificato una nota dell'azienda.
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