Attualità lunedì 15 gennaio 2024 ore 16:23
"Tari troppo alta" Confcommercio scrive ai Comuni
Dall'associazione di categoria un appello a 9 Comuni della provincia: "Ogni possibile sforzo per contenere e ridurre gli oneri a carico delle imprese"
PROVINCIA DI PISA — Dati alla mano, Confcommercio scrive ai sindaci di 9 Comuni della provincia di Pisa per chiedere alle rispettive amministrazioni "Ogni possibile sforzo per contenere e ridurre gli oneri della Tari a carico di imprese, attività commerciali e pubblici esercizi”.
Proprio sulla tassa sui rifiuti, l’associazione di categoria ha condotto uno studio, i cui risultati sono stati resi noti nei giorni scorsi, su un campione di nove comuni, gli stessi ai quali si rivolge l’appello del direttore Federico Pieragnoli: Pisa, Cascina, Pontedera, Ponsacco, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce, Castelfranco di Sotto e Volterra.
“Abbiamo inviato una lettera ai sindaci dei nove comuni rappresentativi delle loro aree di riferimento e presi a campione del nostro studio, chiedendo un tempestivo intervento nell'ottica di contenere i costi di servizio e garantire una più equa ripartizione delle tariffe - spiega il direttore- Servono necessariamente modifiche già a partire dal 2024 e interventi strutturali in previsione dei prossimi bilanci che tengano conto delle specificità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. La Tari continua purtroppo a rappresentare un peso insostenibile per le imprese del territorio pisano e salvo rare eccezioni i numeri ci dicono che nell'ultimo anno l'imposta è ulteriormente aumentata”.
“Per questo motivo - prosegue Pieragnoli - è fondamentale che ogni comune metta in campo agevolazioni, esenzioni e soprattutto condizioni più eque in base alla tipologia di attività, partendo proprio dalle categorie più colpite, come ristoranti, pizzerie, bar, caffè, pasticcerie, pescherie, ortofrutta e fiorai, e dai comuni dove si sono registrati i rincari più preoccupanti, come quello di Cascina, che ha visto un aumento medio del 15% rispetto al 2022”.
“In un contesto generale di aumenti - conclude Pieragnoli -è inaccettabile ad esempio che un ristorante di 150 metri quadrati a Cascina per la Tari debba sborsare 6.039 euro all'anno, mentre la stessa attività ne paga 4.134 a Pisa, 3.610 a Pontedera e 2.616 a Volterra. Chiediamo all'amministrazione comunale di intervenire con la massima urgenza per adeguare le tariffe e cancellare una disomogeneità francamente inaccettabile rispetto ai comuni vicini. Confcommercio ovviamente è a disposizione per collaborare e individuare misure e soluzioni che tengano conto delle necessità delle imprese”.
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