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Lavoro venerdì 30 dicembre 2016 ore 10:21

"Occupiamo la Ristori"

Simone Selmi durante una manifestazione

Per il sindacalista Usb Simone Selmi è la giusta reazione alla messa in mobilità di 48 lavoratori. "Ai licenziamenti si risponde con il conflitto"



S. MARIA A MONTE — "Negli ultimi anni Colaninno ha portato avanti, anche grazie all’aiuto delle istituzioni locali, una politica di delocalizzazione selvaggia che ha messo in ginocchio sia la Piaggio, sia, in particolar modo, il suo indotto. I 48 licenziamenti alle Officine Ristori ne sono la conferma".

La voce di Simone Selmi, delegato Usb, si inserisce nella polemica sul destino dei lavoratori dell'azienda di Montecalvoli. Una polemica aspra che non risparmia un rimpallo di accuse fra sindacati, azienda e istituzioni.

Selmi vede "molti lati oscuri e strategie sindacali sbagliate" nella vertenza Ristori e le sue critiche non risparmiano i colleghi: "Negli ultimi 2 anni, cioè da quando è stato firmato il concordato - scrive Selmi - Fiom e Uilm avrebbero dovuto controllare e monitorare ogni passo. In realtà in questo periodo è stato chiesto solo ai lavoratori di pagare il prezzo più alto".

Per il sindacalista di Usb l'errore grave è stato aver tolto il picchetto nell’ottobre scorso: "Quando la Piaggio - spiega - proprio a causa di esso, era stata costretta a fermare le linee. Posticipare la trattativa a dicembre, con la produzione ferma sia alla Ristori sia alla Piaggio è stata una strategia completamente sbagliata".

Selmi pone dunque l'accento sull'interdipendenza fra indotto Piaggio e azienda "madre". Infatti specifica: "Grave aver indetto uno sciopero provinciale dell’indotto, lasciando fuori dalla iniziativa la Piaggio, cioè la vera causa della perdita di posti di lavoro".

Per Simone Selmi ora la cosa da fare è una: "L’occupazione dello stabilimento da parte dei lavoratori nel caso in cui i licenziamenti dovessero essere definitivamente confermati. Ai licenziamenti si risponde con il conflitto - dichiara Selmi - bisogna costruire una vera alternativa che riporti al centro i diritti dei lavoratori, primo tra tutti il salario". 

"Come Usb sosterremo tutte le iniziative messe in campo dai lavoratori della Ristori e siamo disponibili a qualsiasi confronto" conclude il sindacalista.


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