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Politica sabato 28 giugno 2014 ore 16:56

"Sulla vicenda Futura immobiliare solo autoritarismo dei partiti di maggioranza"

Dalla lista civica "Ponsacco La Città di tutti" critiche e attacchi alla maggioranza dopo il rinvio a giudizio di Alessandro Cicarelli



PONSACCO — L' ex sindaco di Ponsacco Cicarelli insieme al direttore generale della Banca di Pisa e Fornacette Benigni a settembre, deve comparire davanti al tribunale penale di Pisa tra gli imputati nel processo scaturito dalla denuncia della Futura immobiliare per l'immobile di via Rospicciano. La notizia del rinvio a giudizio però sta innescando un terremoto politico in cui l'opposizione approfitta per rimarcare le proprie posizioni e attaccare la maggioranza che sostiene il neo sindaco Francesca Brogi, che ora rischia se vi dovesse essere condanna da parte del tribunale, di dover scontare e gestire una criticità politica di cui non è responsabile.

I primi ad evidenziare questa situazione dall'opposizione sono gli esponenti politici dell'associazione e della lista civica Ponsacco la Città di tutti Giuseppe Ruggiero e Roberto Russo (capogruppo in consiglio comunale).

“La notizia del rinvio a giudizio dell'ex sindaco Cicarelli – dicono i due sponenti politici dell'opposizione - e dei responsabili tecnici del Comune di Ponsacco per la questione della Futura Immobiliare srl conferma ancora una volta come chi ha governato finora la città e chi ha ricevuto un seppur democratico mandato oggi non tengano conto dell'interesse pubblico primario. La decisione del Tribunale conferma la coerenza della richiesta di dimissioni che Giuseppe Ruggiero, come consigliere comunale, aveva chiesto per il sindaco Cicarelli e che i consiglieri della maggioranza della passata legislatura avevano disconosciuto, nonostante fossero a conoscenza delle due sentenze emesse dal Tar Toscana con le quali dichiarava illegittima la Dia e la Scia (ovvero gli atti che legittimavano gli interventi urbanistici ndr) della società Sigest”.

“Ci accorgiamo - continuano Giuseppe Ruggiero e Roberto Russo - con una certa preoccupazione che un atteggiamento autoritario, e per questo pericoloso per il bene della città, viene tenuto anche dall'attuale maggioranza, che esce con lividi comunicati stampa a firma delle segreterie partitiche.

Diventa oltremodo preoccupante il fatto che si vogliano mettere sullo stesso piano due questioni di diverso calibro giuridico: un giudizio civile ed uno penale in primis. E' vero che la Futura Immobiliare è stata condannata a risarcire l'Ici e a consegnare la piazza al Comune di Ponsacco, ma è anche vero che quella sentenza è frutto di uno di quei buchi del nostro sistema giudiziario, che talora non ha gli strumenti per riconoscere il rapporto di causa ed effetto tra un danno e l'altro. Si chiede il pagamento dell'ICI di un'immobile, si parla di 340mila euro circa, quando le condizioni oggettive dello stesso e il contenzioso in atto non permettono una compiuta valorizzazione commerciale”. Di qui il danno plurimilionario.

Basterebbe – spiegano da La Città di tutti - peraltro verificare quanti cittadini ponsacchini sono oggi costretti a pagare Imu e tasse moltiplicate sul patrimonio per colpa di perimetrazioni fatte a suo tempo per il piano strutturale e per il velleitario progetto Quality Life senza avere avuto alcuna prospettiva di ritorno funzionale o economico da quelle variazioni stesse.

E ancora, dovrebbe essere il sindaco, eletto dal popolo, a doversi preoccupare della tutela dello stesso. Invece oggi sono le segreterie dei partiti a dettare la linea politica e a non ritenere opportuno procedere con alcun provvedimento di pura cautela come la costituzione in giudizio e magari la sospensione cautelativa dei dipendenti coinvolti o la rotazione degli stessi, così come l'associazione Ponsacco. La città di tutti reclama a gran voce”.

“Per questo - concludono da Ponsacco la Città di tutti - vorremmo risposte chiare. In particolare modo i cittadini hanno diritto di sapere se il sindaco intende difendere gli interessi del Comune e non gli atti di singole persone e\o società che sono coinvolte nella vicenda penale e piuttosto costituirsi parte civile per tutelare la comunità cittadina, nel caso fosse riconosciuto il maxi risarcimento di 25 milioni alla Futura Immobiliare. Crediamo che sarebbe prima di tutto un atto di buon senso, privo di ogni interpretazione politica. Se, invece, continueranno a perpetuarsi questi metodi, prenderemo atto della continuità che anche questa nuova amministrazione tende ad attuare, difendendo in pratica più gli interessi dei singoli anziché quelli dei cittadini, che hanno scelto in maniera libera e democratica il proprio sindaco, pensandolo libero da ogni condizionamento.


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