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Cronaca sabato 22 febbraio 2014 ore 15:45
Il progetto di Terreni, Tognarelli, Ferretti, Petralli e Messina vince il DubleBmaster
Il corso di formazione di alto profilo imprenditoriale organizzato dalla Belvedere questa volta era aperto anche agli over 55.
PECCIOLI — E' giunto al termine il DoubleBmaster, un'iniziativa di formazione per numerosi giovani e non, gratuita promossa e finanziata dalla Belvedere spa e dalla Banca Popolare di Lajatico. Quest’anno si è occupata di fornire ai partecipanti del territorio la scatola degli attrezzi per generare start-up di successo. La giornata conclusiva si è svolta in un clima conviviale al Triangolo Verde di Legoli, nel cuore della Belvedere e del Sistema Peccioli.
I partecipati divisi in gruppi hanno elaborato vari progetti di impresa che sono stati presentati alla commissione e ai vertici degli enti che promuovono il master per la Belvedere c'era il presidente Renzo Macelloni e alla fine il miglior progetto è statao premiato. IL gruppo vincitore della selezione composto è da Mirko Terreni, Stefano Tognarelli (ex assessore di Pontedera), Serena Ferretti, Katy Petralli, Marco Messina. Il loro progetto ad alto contenuto tecnologico è un dispositivo per le autovetture che, in modo automatico e non reversibile dall'utente, impedisca la messa in moto del mezzo nel caso in cui l'autista sia in uno stato psicofisico che ostacoli una guida sicura. In particolare il dispositivo deve riconoscere eventuali stati di alterazione della capacità di guida in seguito a tasso alcolemico in eccesso rispetto ai quantitativi massimi stabiliti dalla legge o ad assunzione di droghe o sostanze che alterino l'attenzione.
A questo punto sarà interessante capire quali sono gli stakeholder interessati a questa idea fondata sull’unione tra il senso civico e la bioingegneria. Il DoubleBmaster si conferma a livello formativo come un corso che incrementa i curriculum dei giovani sui quali due realtà come Belvedere spa e la Banca Popolare di Lajatico puntano ormai con grande convinzione.
Per la prima volta quest'anno il master della Belvedere è stato aperto non solo ai giovani ma anche agli over 55 in linea con le tendenze e le dinamiche sociologiche che stanno investendo la nostra società: allungamento della vita media, produttività giovanile.
A formare gli allievi è stata la Execo, società di selezione, formazione e consulenza è stata incaricata di gestire tutta la parte della formazione la cui sfida è stata quella di costruire qualcosa che andasse oltre il percorso formativo tradizionale di alto livello. L'obiettivo è stato di riuscire a dare a tutti i partecipanti le competenze e gli strumenti necessari per creare una start-up.
Tornando al progetto vincitore si tratta di un'idea concretamente realizzabile che deriva dall'unione di elettronica, meccanica e biologia e consulenze legali, in altri termini la bioingegneria, che dovrà riconoscere gli stati di alterazione al semplice contatto delle mani con il volante o altre parti meccaniche: il dispositivo, riconoscendo lo stato di incapacità, impedirà la messa in moto del mezzo. L'idea appare dotata di fondamento in quanto alcuni studi sembrano rendere fattibile il progetto. Il modello "canvas" ha poi dimostrato che l'idea, come congegnata dal gruppo Mirko Terreni, Stefano Tognarelli, Serena Ferretti, Katy Petralli, Marco Messina e sviluppata in un modello di business, ha retto l'impatto di un giudizio severo di fattibilità del business.
Il modello, poi trasformato in un progetto imprenditoriale durante il corso, appare molto in linea con le caratteristiche della start-up e contiene in sé l'elemento dell'innovazione. Il progetto infatti secono gli ideatori e anche i formatori del corso è rivolto alle case automobilistiche, attente all'innovazione e alla sicurezza (esempio: le valutazioni sulla sicurezza europea Euroncap, che sono un sistema di valutazione delle autovetture sulla base della sicurezza attiva e passiva del mezzo, e quindi con un alto valore di marketing e commerciale per le case produttrici. Ma Può essere interessante anche per lo Stato, ormai da anni attento ai costi degli incidenti per la comunità e per le compagnie assicurative, che vedrebbero ridurre enormemente i rischi di dover pagare indennizzi.degli autenti che accettano di montarlo sulla vettura che vedrebbero ridursi i premi per la copertura della responsabilità civile automobilistica.
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