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Attualità martedì 06 luglio 2021 ore 19:15

Fipili a rischio di nuove frane, ripartono i lavori

L'intervento sarà effettuato in somma urgenza con l'obiettivo di ripristinare le 4 corsie nel tratto dove si circola su 2 per evitare altri cedimenti



LASTRA A SIGNA — Inizieranno questa settimana e andranno avanti 24 ore su 24  i lavori sulla Fipili che ripristineranno le 4 corsie in corrispondenza del tratto franato nel Gennaio scorso, dove si sono verificati un ulteriori cedimenti. Lo ha annunciato la Città metropolitana di Firenze specificando che l'intervento sarà effettuato in somma urgenza in attesa che la Regione emani il decreto che stanzia 4 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'arteria stradale.

"A seguito di ulteriori verifiche è emerso con chiarezza che il cedimento della pavimentazione stradale che si è verificato il 10 Giugno 2021 è la naturale conseguenza dell'attuale tasso di utilizzazione dell'unica carreggiata disponibile e che è molto probabile che possano verificarsi nuovamente cedimenti della pavimentazione - ha spiegato in una nota la Città metropolitana - E' stato accertato anche che, in corripondenza dell'area di frana, il sottofondo stradale è stato comunque interessato dal movimento franoso, subendo un rilassamento dello stato tensionale che lo rende meno resistente alle sollecitazioni indotte dal traffico".

"Il consolidamento e la ricostruzione della carreggiata sono quindi necessari - si legge ancora nella nota - ed è per questo che riteniamo indispensabile procedere immediatamente e senza indugio al completamento almeno degli interventi di consolidamento strutturale".

Ricordiamo che la vicenda iniziò a seguito dei danni provocati dal maltempo che investì la Toscana dal 6 al 9 Gennaio scorso e che rese necessaria la dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Regione.

Il 22 gennaio fu redatta un prima perizia di somma urgenza da parte della Metrocittà, alla quale la Regione assegnò in Febbraio 321 mila euro. "Metrocittà ha speso tutti i soldi autorizzati dalla Regione intervenendo in somma urgenza per arginare gli effetti della frana, ancora in movimento, e per monitorare che non vi fossero conseguenze sul metanodotto e sul distributore di carburanti collocati in zona, con ispezioni ed analisi dei dati giornaliere - spiega la Città metropolitana - Ha dovuto proseguire nei mesi di Marzo e Aprile nella realizzazione di ulteriori lavori e comunque nell'ambito dello stato d'emergenza dichiarato, facendo eseguire senza indugio interventi per il ripristino di condizioni accettabili di sicurezza per gli automobilisti e per gli abitanti della zona interessata".

"Gli interventi eseguiti in somma urgenza e quelli da eseguire per il ripristino definitivo della viabilità e la riapertura della carreggiata sono confluiti in un progetto tramesso alla Regione il 21 aprile scorso - prosegue la nota - A Maggio Metrocittà ha dovuto interrompere i lavori sia perché i movimenti della frana parevano assestati e sia perché la Regione, proprietaria della strada di grande comunicazione, ha scritto alla Città Metropolitana di non ritenere legittimo proseguire con affidamento diretto degli interventi e chiedeva di valutare l'adozione di una gara con procedura negoziata senza bando con inviti ad almeno 15 operatori".

L'ultimo avallamento e le verifiche conseguenti hanno però convinto la Città metropolitana a intervenire di nuovo utilizzando la somma urgenza, senza l'espletamento di procedure di gara, attivando un cantiere questa settimana con l'obiettivo di completare almeno le opere infrastrutturali di consolidamento.

"La Città Metropolitana in ogni caso sta verificando tutte le soluzioni praticabili per garantire continuità al cantiere, anche senza dover attendere l'espletamento della procedura di gara, per ridurre i disagi e assicurare le migliori condizioni di transitabilità in sicurezza - conclude la nota - Non si tratta di una scelta unilaterale ma di operare in una situazione complessa e urgente al tempo stesso, in cui l'ente gestore, la Metrocittà, si assume la responsabilità di scelte inderogabili informandone la Regione, che è proprietaria della strada, e convocando, a breve, una riunione con tutti i sindaci dei Comuni interessati alla FiPiLi".


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