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GIALLO Mazzola giovedì 01 settembre 2022 ore 07:00

Vuoi davvero prendere questo treno?

Il treno nel poster del film "Assassinio sull’Orient Express"
Il treno nel poster del film "Assassinio sull’Orient Express"

Immaginatevi di trovarvi su un treno.



PECCIOLI — Che sia una di quelle locomotive sbuffanti, dotata di scompartimenti intimi, dove la socializzazione tra sconosciuti è quasi d’obbligo o un mezzo moderno, di quelli sfreccianti, con lunghi corridoi asettici, lungo i quali i passeggeri sono soliti affossare lo sguardo su smartphone o tablet per scacciare la noia del viaggio ed esimersi dal parlare con altri passeggeri. Che sia un tragitto monotono e conosciuto a menadito, che mattina dopo mattina vi conduce al luogo di lavoro, o si tratti di un viaggio transcontinentale in mezzo a paesaggi sconosciuti e affascinanti, sarà facile in treno, complice anche il buio delle gallerie, avere degli insoliti incontri, consumare furti, amori clandestini, scambiarsi di persona, persino uccidere o ritrovare cadaveri di sconosciuti nascosti nei bagagli.

Da Agatha Christie ad Arthur Conan Doyle, fino agli scrittori contemporanei, migliaia di pagine della letteratura gialla hanno trovato una suggestiva ambientazione a bordo di vagoni e lussuosi scompartimenti. Si può dunque dire che fin gli albori della narrativa poliziesca, il treno sia stato inteso come una sorta di “macchina magica” che esaltava il dinamismo e la velocità, avvicinava o allontanava le persone e, con quel suo fascino quasi esotico, poteva riservare a ogni piè sospinto un incontro inaspettato. Nessun altro mezzo di trasporto offriva una cornice così perfetta: isolata dal mondo esterno che scorre fuori dai finestrini, eppure parte di essa, popolata di estranei (gli altri passeggeri) ai quali si poteva affidare il ruolo della vittima o dell’assassino.

Se è vero che gli scrittori amano molto i treni, anche i passeggeri amano leggere in treno, dondolati dallo scorrimento sulla via ferrata. Ogni tanto una sbirciatina fuori dal finestrino e poi giù di nuovo, immersi nel libro a capofitto.

Così ci immaginiamo che sia successo anche a Rachel, la protagonista del La ragazza del treno di Paula Hawkins (Pickwick, 2015). Ogni mattina, come molti di noi, Rachel prende lo stesso treno che la conduce dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro nel centro città. Questo viaggio, ad uno stop, le consente di spiare ogni giorno una coppia che lei vede far colazione in veranda. Ma una mattina Rachel, proprio su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere e da quel momento tutta la sua vita cambia. Ma cosa è realmente successo? Cosa ha davvero visto Rachel? La vita di questa ragazza d’ora in poi si lega indissolubilmente a quella della coppia e Paula Hawkins rende questo romanzo un libro da leggere tutto d’un fiato, fatto di colpi di scena, bugie e ribaltamenti della realtà.

“Io ucciderò sua moglie lei ucciderà mio padre. Ci siamo incontrati in treno e nessuno sa che ci conosciamo. Un alibi perfetto”. Patricia Highsmith nel suo romanzo d’esordio Sconosciuti in treno (Prima edizione 1954, La nave di Teseo, 2021) è abilissima a scovare la minaccia capace di crepare anche la quotidianità più familiare. Inizia così una sorta di incubo da cui il personaggio principale del racconto, Guy Haines, non potrà più sottrarsi. Questo libro ha ispirato il film di Alfred Hitchcock L’altro uomo, un thriller, il racconto di un delitto quasi perfetto… ma anche un’analisi nei meandri della psiche di due uomini, che instaurano una complicità senza limiti.

Che siate già rientrati al lavoro, e, come i nostri personaggi, siate pronti ad affrontare quotidianamente il vostro viaggio da pendolari o sia che stiate per affrontare un lungo viaggio su rotaie, fate attenzione a quello che può accadere a bordo di un treno superveloce o immediatamente fuori dal finestrino… perché il paesaggio non lo vedrete mai più con gli stessi occhi.

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

CONSIGLI DI LETTURA

Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da ottomila volumi, la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, composta da altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la Domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la nuovissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese. Per la fascia di età 8-12 sarà organizzato un circolo di piccoli lettori, dal titolo Dieci piccoli detective: incontri mensili dedicati alla lettura e dinamiche dei romanzi gialli.

Tante le attività del nostro Maggio dei libri che ha visto un rafforzamento del Progetto Nati per Leggere, in cui alcuni lettori specializzati insieme ai genitori hanno letto ai loro bambini della fascia di età 0-6, dei libri in Biblioteca; gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura dal titolo: Fermi tutti! Questo è un colpo di scena, un rinnovamento del Progetto Parole Guardate che si è incentrato sul colpo di scena, nella letteratura e nel cinema, in tre appuntamenti avvenuti in primavera e che riprenderà in autunno. Dei benefits sono dedicati ai nostri studenti e ai nuovi iscritti: ad esempio, chi è in possesso del codice di ingresso della Biblioteca ha partecipato il 28 maggio, al primo incontro del corso Studiare senza stress, tenuto dal docente Stefano Intini, per il potenziamento della memoria e il miglioramento dei metodi di studio.

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, durante il mese di maggio ha fatto il suo esordio Contemporaneamente. Leggere per comprendere, un’iniziativa legata alla Libroterapia Umanistica, un metodo che parte dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno. Presso la Biblioteca Comunale di Peccioli i lettori hanno a disposizione una scatola dove poter inserire i titoli dei libri che hanno rivestito un particolare ruolo di formazione durante la loro vita. I suggerimenti così raccolti verranno elaborati e restituiti in chiave libroterapica dalla psicologa Rachele Bindi durante gli incontri futuri in autunno.

Nel mese di luglio in concomitanza con il festival Undicilune, come avviene ormai da quattro anni, è stata rinnovata la collaborazione con Il Post, per la realizzazione di un workshop di giornalismo per esordienti, a cui hanno partecipato venti ragazzi under 30.

Seguiteci a partire dal mese settembre, vi offriremo importanti novità!


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