Attualità domenica 05 febbraio 2023 ore 08:06
William a 10 anni è Alfiere della Repubblica
Lo chiamano 'il postino di Perignano' per l'aiuto prestato ai compagni di scuola in emergenza Covid. Targa anche ad altri tre studenti toscani
ROMA — A 10 anni il piccolo William D'Alascio è Alfiere della Repubblica: il bambino di Crespina Lorenzana ha ricevuto l'onorificenza direttamente dalle mani del capo dello Stato Sergio Mattarella in una cerimonia ufficiale che si è svolta ieri al Quirinale. E non è stato il solo toscano ad avere un riconoscimento, perché altri tre studenti sempre del Pisano - Paula Kalauz, Diana Enea, Edoardo Dominijanni - hanno ottenuto una targa.
William è stato nominato Alfiere per l'aiuto prestato ai compagni di scuola durante l'emergenza Covid. Ecco la motivazione espressa dal Quirinale:
"William D’Alascio, 22/5/2012, residente a Crespina Lorenzana (Pi) - Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino".
"William frequenta la scuola primaria e si è contraddistinto, nel periodo più difficile della diffusione del Covid, per l’impegno e la generosità con cui quotidianamente ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. E’ stato soprannominato 'il postino di Perignano' (la frazione in cui vive) perché come un postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati".
Paula Kalauz (25/7/2005 Drochia, Moldavia), Diana Enea (3/1/2006 Tarata, Perù) ed Edoardo Dominijanni (26/9/2006 Pisa) hanno ricevuto una targa "Per aver promosso un linguaggio universale di pace". Ecco la motivazione.
"Paula, Edoardo e Diana sono studenti del Liceo statale Carducci di Pisa che si sono distinti per la generosità e l’impegno con cui hanno accolto alcuni ragazzi ucraini fuggiti dalla guerra e accolti presso il loro istituto. I tre studenti, in modo del tutto spontaneo e impiegando il loro tempo libero, hanno ideato e realizzato un progetto finalizzato a insegnare la lingua italiana ai ragazzi ucraini, adottando un metodo di insegnamento facilitato con slides esplicative e lezioni in inglese, russo e italiano".
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