A lezione di biorobotica

PONTEDERA — Mani artificiali e robot indossabili. Non è fantascienza, ma ciò che nasce nei laboratori dell’istituto di biorobotica del Sant’Anna e che questa mattina, lunedì 25 novembre, i ricercatori hanno mostrato ai tanti studenti e cittadini che hanno partecipato all’open day della sede pontederese della scuola universitaria. In occasione dell’EuRobotics Week infatti, l'istituto di biorobotica ha aperto le porte dei suoi laboratori che studiano Artificial Hand e Wearable Robotics, mani artificiali e robot indossabili appunto, pensate per l’assistenza e la riabilitazione di persone che hanno subito amputazioni. Protesi avanzatissime per gli arti inferiori e per quelli superiori, in grado di sfruttare i muscoli lacerati, restituire la percezione vibro-tattile dell’oggetto, far accettare lo strumento robotico al corpo del paziente. Dopo un seminario curato da Christian Cipriani e Nicola Vitiello, coordinatori scientifici dei progetti europei Way – Wearable interfaces for Hand function recovery e Cyberlegs – Cybernetic Lower-Limb Cognitive Ortho-prosthesis, una ventina di persone, soprattutto universitari della facoltà di ingegneria interessati ai temi della robotica, della meccatronica, della protesica e delle tecnologie assistive hanno potuto ammirare questi gioielli dell’innovazione in parte completi e in parte ancora da perfezionare. Mancavano all’appello i prodotti del laboratorio che si occupa della protesistica agli arti inferiori, attualmente a Firenze per altri esperimenti.

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