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Lavoro lunedì 02 dicembre 2013 ore 21:09

Alluvioni 2013, un aiuto alle imprese che hanno avuto danni

Prestiti agevolati anche per le aziende della Valdera. La Regione Toscana ha assegnato quasi 8 milioni di euro



VALDERA — L'acqua e il fango restano indelebili nei ricordi. E per riparare, almeno in parte, ai danni lasciati dalle alluvioni del 2012 e 2013, oggi (2 dicembre) il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha certificato l'ordinanza con cui vengono assegnate risorse alle famiglie che hanno avuto case e auto danneggiate nelle alluvioni del 2012, pensando anche alle piccole e medie imprese, come quelle della Valdera, che hanno subito danni per le piogge e alluvioni del 2013. Replicando gli interventi già approvati l'anno scorso per le alluvioni 2012, anche le piccole e medie imprese colpite dalle alluvioni 2013 potranno godere di agevolazioni sui prestiti, grazie a una decisione di giunta presa oggi.

Piccole e medie imprese avranno a disposizione garanzie gratuite da parte di Fidi Toscana, un ulteriore sconto di mezzo punto sul tetto degli spread già definito nell'accordo tra Regione e banche dell'anno scorso e la possibilità di posticipare fino a un anno e mezzo la prima rata da pagare per restituire il finanziamento.

Con l'ordinanza certificata oggi, la Regione assegna risorse per 7,8 milioni di euro (6,8 per le case e 1 milione per le auto). I beneficiari del contributo per la casa sono 1.215, i beneficiari del contributo per le auto 951. I 7,8 milioni di euro fanno parte degli 110,9 milioni che lo Stato ha assegnato alla Toscana con il comma 548 della legge di stabilità 2013. Inizialmente era previsto che tali risorse fossero destinate agli interventi pubblici, ma dopo esplicita richiesta del presidente Rossi il governo ha accettato che una percentuale fino al 25% fosse destinato a famiglie e imprese.

Con l'ordinanza certificata oggi si chiude il ciclo di interventi a favore dei privati. Intanto ai primi di agosto è stata approvata la graduatoria delle imprese e sono in corso altri due bandi.


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