Attualità mercoledì 01 ottobre 2025 ore 09:00
Docenti per la Palestina, "Orrore e impotenza"

Alcuni insegnanti dell'istituto "Martin Luther King" rendono pubblica la propria solidarietà: "Ore di educazione civica per parlare della questione"
CALCINAIA — Prende voce un gruppo di docenti dell'istituto comprensivo "Martin Luther King", che nelle ore in cui la Global Sumud Flotilla si avvicina alla Striscia di Gaza esprime la propria solidarietà al popolo palestinese con una lettera pubblica.
"Sentiamo il dovere civico, oltre che morale, di esprimere pubblicamente il nostro appoggio alla popolazione palestinese oppressa dalle azioni che, secondo il rapporto della commissione internazionale indipendente di inchiesta delle Nazioni Unite, si configurano come genocidio - hanno scritto - guardiamo con orrore e crescente senso di impotenza al concludersi del secondo anno di questa immane tragedia che si consuma nella violenza indiscriminata nei confronti dei civili: oltre 65mila palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, dei quali ben 20mila erano bambini e bambine".
"Si fa uso della fame e della sete come strumento di sterminio, con azioni volte alla sistematica violazione dei diritti umani e alla pulizia etnica - hanno aggiunto - in qualità di educatori crediamo che il ruolo dei docenti non si esaurisca nel mero trasferimento del sapere, bensì nella formazione di cittadini critici e consapevoli, convinti del ruolo fondamentale della scuola per quel che riguarda la trasmissione di valori imprescindibili di valori imprescindibili quali i principi non violenti della Costituzione italiana".
In questo modo, i docenti firmatari si uniscono alla protesta trasversale che ha investito, da giorni, gli attacchi di Israele. "Uniamo la nostra voce di protesta e indignazione a tutti coloro che, in qualunque lato del mondo, denunciano il genocidio perpetrato dallo Stato di Israele e chiedono un cessate il fuoco permanente - hanno proseguito - chiediamo inoltre che vengano messe in atto tutte le misure diplomatiche a disposizione, a partire dal riconoscimento da parte del Governo italiano dello Stato di Palestina e dalla denuncia esplicita del genocidio in corso".
"Nel nostro piccolo, vediamo nell’educazione civica lo strumento per poter affrontare tematiche quali l’educazione alla pace, l’educazione all’affettività e alla cura, l’attenzione alle fasce più marginalizzate, il rispetto dei diritti umani e la valorizzazione delle differenze. Tematiche che permettano ai nostri alunni di acquisire un pensiero critico sul mondo - hanno concluso - e la capacità di non rimanere in silenzio davanti alle ingiustizie e alle atrocità, nella speranza di scongiurare la violenza e l’indifferenza che stanno rendendo possibile l’orrore a Gaza. Ci proponiamo quindi di dedicare alcune ore di educazione civica all’avvicinamento dei ragazzi alla storia contemporanea, adottando ovviamente gli strumenti più idonei ad ogni fascia di età".
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