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Attualità mercoledì 27 febbraio 2019 ore 10:49

Caos iscrizioni a scuola, parla la dirigente

Lidia Sansone

Lidia Sansone e il Consiglio d'istituto, dopo i problemi alla scuola di Santo Pietro, si dicono disponibili al dialogo ma non a "gogne sulla stampa"



CAPANNOLI — Le difficoltà legate al tempo pieno nelle scuole elementari di Capannoli, che hanno fatto crescere gli iscritti al plesso di Santo Pietro al punto tale che alcuni bambini residenti nella frazione sarebbero al momento esclusi, per la dirigente scolastica Lidia Sansone e per il presidente del consiglio d'istituto, Gianluca Mauriello, sarebbero difficoltà accettabili. 

Con una lettera, che pubblichiamo di seguito integralmente, i due difendono i critiri adottati per le iscrizioni, si dicono disponibili a discutere dei singoli casi per cercare di risolvere le criticità emerse, quindi respingono al mittente ogni tentativo di fare del caso una questione politica.

"Alla luce delle recenti vicende che hanno visto una polemica crescente nei confronti del CDI e della Dirigente Scolastica - scrivono Lidia Sansone e Gianluca Mauriello - in relazione all'applicazione del criterio dell'anticipazione della data di nascita all'interno degli aventi diritto per età, preme innanzi tutto rilevare che la posizione assunta dal CDI e dalla Dirigente Scolastica è identica nell'interpretazione, così come nell'applicazione dei criteri dall'organo deliberati. I criteri sono stati deliberati dopo una valutazione delle numerose richieste pervenute al CdI, a seguito delle mutate esigenze delle famiglie di tutto il Territorio comunale.

Va da sé che, dopo i criteri esplicitati facenti riferimento a situazioni specifiche degli studenti o delle famiglie, il criterio territoriale non possa che fermarsi al concetto di residenza comunale, non potendosi all'interno di esso ulteriormente creare suddivisioni di vicinanza o meno alla scuola di Santo Pietro - quella ricordiamo dove il tempo pieno viene garantito - in quanto fra detta frazione e Capannoli vi è distanza di ca. 2 km; tale distanza, già di per sé assai modesta, potrebbe essere attutita grazie ad un servizio di aiuto di mezzi pubblici, garantito dal Comune.

In altri termini il CDI, di fronte ad una sola alternativa di scuola a tempo pieno (40 ore) e ad una sola alternativa di scuola a tempo normale (27 ore) su tutto il Territorio comunale, ha ritenuto equo individuare e "graduare" i criteri deliberati, per non creare discriminazioni e per rendere effettiva la facoltà di tutti i genitori egualmente residenti nel medesimo Territorio comunale, di scegliere liberamente il corso di studi ritenuto più confacente alle attitudini e alle aspirazioni del minore (che non sempre riesce a sostenere il tempo-scuola di 40 ore) e di non essere vincolati dal criterio di competenza territoriale. Pertanto, come gli abitanti della frazione di Santo Pietro possono scegliere anche la Scuola di Capannoli, così gli abitanti di Capannoli possono scegliere anche quella di Santo Pietro.

La medesima condizione si verifica per il Comune di Terricciola (su cui sono presenti altre scuole dell'Istituto) con la frazione di Selvatelle, dove, peraltro, la decisione è stata accettata di buon grado.

Ma ciò detto, valga a chiarire la posizione della Scuola e la sua autonomia, non solo il fatto che il criterio della maggiore età, se valevole per gli anticipatari, a maggior ragione lo è - così come in anni addietro senza che nulla fosse all'epoca opposto - per i regolari di età per l'accesso, ma soprattutto quello secondo cui, in ogni caso, il fatto che non esiste, fra quelli deliberati, il criterio di residenza nella frazione in questione, né di viciniorietà alla scuola. Oltretutto, ridurre all'estrazione a sorte l'indicazione di chi abbia o meno diritto, solo perché altrimenti si farebbero scontente due tre famiglie, vorrebbe dire farne scontente altrettante con altrettanti diritti.

Il CDI, nell'ultima riunione, ha confermato di aver già applicato il criterio della maggiore età, oggi così tanto contestato, anche ad esempio l'anno trascorso, e di aver interpretato la graduatoria con tale criterio con massima naturalezza e ovvietà.

Altre interpretazioni o riduzioni del problema a un qualcosa di politico che mina solo il rapporto Scuola-Territorio-Famiglie non sono elementi che possano in alcun modo riguardare la serenità, la libertà e la discrezionalità di scelta da parte dell'organo collegiale scolastico, all'interno della cornice normativa e nel rispetto del buon andamento della P.A.;

motivo per il quale, proprio per la ricerca di una sintonia con le istituzioni e le famiglie, questa Dirigenza è disponibile, come sempre e, dove possibile, a confronti e studio di soluzione di singole situazioni problematiche, mentre invece né il CDI né la Dirigente Scolastica sono disponibili a pubbliche gogne o processi sulla stampa generici, superficiali e parziali".


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