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Attualità venerdì 28 dicembre 2018 ore 10:16

La Dop contro l'estinzione del marrone

Nei boschi di Rivalto la sfida di alcuni giovani per dare un futuro al prodotto locale, perché tre quarti dei castagneti sono oggi abbandonati



CHIANNI — E' corsa contro il tempo sulle colline pisane per salvare dall'estinzione il marrone coltivato nei boschi attorno al borgo di Rivalto. Tre quarti del totale di castagneti (circa 65 ettari) presenti nel comune di Chianni sono oggi abbandonati. 

Ci stanno provando, da alcuni anni e con buoni risultati, una manciata di produttori, giovani per lo più di buona volontà cresciuti a fianco di nonni e padri che amavano i castagneti ed attorno ai quali avevano costruito storie e miti che oggi tornano prepotenti e forti nel vocabolario degli abitanti di Chianni e dintorni. 

L’obiettivo dell’Associazione Amici di Rivalto, così si chiama l’associazione impegnata in questa missione in collaborazione con Coldiretti, è rilanciare il marrone per dare un futuro al borgo e al bosco ed iniziare un percorso per richiedere la Denominazione di Origine Protetta, la Dop. Proprio come il Marrone del Mugello. 

Inserito tra gli ecotipi indicati per il marrone Pisano, il marrone di Rivalto è citato addirittura nei documenti del Medioevo. Protagonista ogni anno di una festa, che si tiene nel mese di ottobre e che richiama migliaia di presenze nel piccolo borgo, a rilanciarlo stanno contribuendo anche Coldiretti con la compartecipazione della Camera di Commercio di Pisa attraverso un’azione di promozione e conoscenza del prodotto fresco e trasformato. 

“Il marrone di Rivalto – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – è una delle piccole eccellenze della nostra terra che se valorizzato e fatto apprezzare può diventare una integrazione importante al reddito di imprese agricole ed appassionati ed un ottimo veicolo di promozione per il territorio. Finalmente c’è una generazione di giovani che ha la generosità necessaria per recuperare i castagneti, curarli, raccogliere i frutti e realizzare una filiera che ne esalti il valore storico, organolettico ed alimentare”.

Tra i giovani ci sono Giovanni Orlandini che ha iniziato il recupero dei castagneti di famiglia già nel 2012 e Jacob Costagli che ha inaugurato anche una prima linea di prodotti spalmabili a base di marrone. E’ attorno anche a loro che la speranza cresce. 

“Marrone di Rivalto – spiega Alessandro Fattorini, consigliere delegato alle attività produttive ed agricoltura del Comune di Chianni - significa tradizione, territorio e tipicità. Tradizione perché il marrone è citato sin dal 1400: era molto importante per il borgo. Tutela perché il 50% del nostro comune è ricoperto da boschi. L’obiettivo è sottrarre il territorio boschivo all’abbandono e mitigare il rischio idrogeologico. Tipicità è il terzo elemento centrale nel nostro progetto di valorizzazione e promozione di questo particolarissimo prodotto”. 

Sognare la Dop non è più un tabu: “Perché no – spiega Giacomo Costagli, produttore, agronomo ed imprenditore agricolo -. La selezione che i produttori hanno fatto negli anni ha portato alla produzione di un ecotipo che è patrimonio del marrone pisano. Con il recupero dei castagneti ed un conseguente aumento della produzione il nostro Marrone potrebbe ambire alla Dop”. 

Coldiretti ha dedicato al Marronte di Rivalto anche un video, in allegato qui sotto.


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IL MARRONE DI RIVALTO (PI)
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