Spettacoli lunedì 04 agosto 2025 ore 17:55
Musicastrada porta il ritmo siriano in Toscana

Il grido libero di Tarawave e l'elettronica tradizionale di Omar Souleyman hanno fatto danzare e dialogare culture lontane ma unite
CHIANNI — La Siria e la tradizione sonora araba sbarcano in Valdera con Musicastrada, per l'ultima serata di una rassegna unica, nel segno dei luoghi, della cultura e della musica.
In una piazza che ricorda il quadro cinquecentesco de La Città ideale, con la prospettiva e le linee di fuga convergenti nella chiesa, è andato in scena un concerto dal sapore lontano ma fraterno, un ritmo che si affaccia sul Mediterraneo e sul Medioriente, tra la Palestina e la Siria.
Ed è sul quel solito palco che è andato in scena il talk di Donne di Toscana. Il dialogo, introdotto dall'assessora e presidente dell'associazione Sonia Luca, insieme al sindaco di Chianni Giacomo Tarrini, ha esplorato temi legati all'impegno giornaliero contro i soprusi e la violenza di genere, sia fisica che psicologica; sottolineando come, in comunità più piccole, la comunità è più unita e si fa forza a vicenda, attraverso la mediazione delle istituzioni, come la Commissione Pari Opportunità del Comune; ma con una difficoltà maggiore per quanto riguarda supporto e finanziamenti rispetto ad un grande centro urbano, più distaccato e "frenetico". Per introdurre il live di Tarawave e Omar Souleyman, si è parlato di Palestina e libertà. Con la speranza che la gentilezza torni a far parte del mondo come entità dominante, al posto dell'odio.
In una piazza medievale, antica e toscana, un'artista eclettica e calorosa verso il suo pubblico ha regalato un live prorompente. Tarawave ha saputo incantare i presenti un live fatto di brani di gioia e di resistenza, con l'obiettivo di portare più in alto possibile la cultura araba e le sue origini palestinesi: fonti di orgoglio e ispirazione. Il coinvolgimento del pubblico era palpabile e l'artista ha saputo dirigere il concerto con maestranza e talento, attraverso momenti di condivisione come danze e un canto libero tra le persone. Al ritmo della resistenza.
Dalla Palestina alla Siria, la musica travalica i confini degli stati e si fa voce di un’identità collettiva, riflesso sonoro di un contesto storico e geografico. Sul palco di Musicastrada, Omar Souleyman ha regalato una serata infuocata al ritmo della dabke, la danza popolare siriana, rielaborata con sonorità elettroniche che trasformano la tradizione in un’esperienza ipnotica e trascinante, in chiave addirittura più fruibile, per introdurre nuovi ascoltatori alla musica di origine mediorientale.
Il suo stile è un ponte tra mondi: le melodie arabe, scandite da sintetizzatori pulsanti e beat da club, diventano un invito all’incontro, alla scoperta, alla contaminazione intelligente. È proprio attraverso questa fusione che un patrimonio musicale distante dalle orecchie occidentali riesce a parlare a tutti, superando barriere culturali e linguistiche. La piazza si è trasformata in una festa collettiva, un vortice di ritmi frenetici e vibrazioni calde, in cui la danza e il trasporto hanno superato la gerarchia della parola, riuscendo in pieno a portare la tradizione canora siriana in una piazza toscana.
Il festival itinerante Musicastrada, che promuove la musica dal vivo in luoghi di grande valore storico e paesaggistico, è giunto alla sua conclusione, con oltre 7 mila persone partecipanti. "Un sogno ad occhi aperti, costruito giorno dopo giorno, tappa dopo tappa, concerto dopo concerto; per regalare ai cittadini un'esperienza che raccontasse i territorio attrevrso la musica"
Gabriele Santarnecchi
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