Politica lunedì 03 giugno 2024 ore 14:30
Tarrini risponde a Macelloni, "Attendere il voto"
Il sindaco di Chianni accoglie positivamente la rinnovata attenzione sulla Valdera, ma chiede di attendere le elezioni: "Vanno coinvolti tutti"
CHIANNI — "Quando si parla di un territorio si ha il dovere di tenere conto delle esigenze di tutti e, soprattutto, interloquire con chi lo rappresenta". Anche il sindaco Giacomo Tarrini, unico candidato per le elezioni di questo fine settimana, raccoglie l'invito del sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, rivolto ai candidati del Partito Democratico di Pontedera, Capannoli e Ponsacco.
Una risposta, quella del sindaco chiannerino, che però non manca di un appunto al collega pecciolese. "Non posso che accogliere positivamente il fatto che sul tema sia necessario costruire un dibattito - ha commentato - tuttavia devo precisare che, pur non essendo in indirizzo agli appelli lanciati da Macelloni, occorre andare al di l à dall’appartenenza partitica. L’attuale situazione ci insegna che, la Valdera e l’Alta Valdera, pur vivendo un buon periodo, non sono state certo guidate da strategie vincenti di qualche partito".
"La sfida che ci attende sarà proprio quella di preservare un trend interessante, valorizzare le eccellenze e le caratteristiche che ciascun comune ha al suo interno - ha aggiunto - per farlo dovranno sedere a un tavolo tutti i rappresentanti dei comuni della Valdera democraticamente eletti e di tutti devono essere accolte proposte e visioni. Quindi, credo sia più corretto attendere l’esito del voto dell’8 e 9 Giugno e, soltanto dopo, interloquire con tutti".
"Non dimentichiamoci che l’interlocutore principale è l’Unione Valdera, l’ente che raccoglie quasi tutti i comuni del territorio, considerando che Chianni è tornato a farne parte da un anno e Terricciola e Lajatico si sono riaffacciate proprio negli ultimi mesi - ha concluso Tarrini - quello è, secondo me, il tavolo giusto per discutere. Non posso non accennare poi al progetto che nel 2016 diede vita al Parco Alta Valdera e che dopo soli 4 anni è stato interrotto, così come all’esito più o meno discutibile della vicenda della mancata fusione tra Peccioli e Lajatico: ecco, credo che da quella esperienza si debba trarre insegnamento per impostare diversamente la discussione sul futuro del nostro territorio".
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