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Attualità venerdì 25 novembre 2022 ore 10:30
"Città che legge", Peccioli ancora tra le migliori
Il Comune è stato inserito ancora nell'elenco del Centro per il libro e la lettura del Ministero. Macelloni: "Bel traguardo per una città migliore"
PECCIOLI — Nello speciale elenco dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento di "Città che legge", tra quelli con meno di 5mila abitanti in Provincia di Pisa, per il biennio 2022-2023, figura soltanto Peccioli. Che, per la seconda volta consecutiva, rientra tra gli enti selezionati.
Il riconoscimento è promosso dal Centro per il libro e la lettura, organo del Ministero per i Beni culturali, d’intesa con l’Anci, che promuove e valorizza l’amministrazione comunale che si impegna a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.
Un traguardo raggiunto grazie alle attività della biblioteca comunale Fonte Mazzola, ma anche con una serie di iniziative culturali: a partire dal festival "11Lune d’Inverno", passando per "Pensavo Peccioli", il festival di giornalismo, approfondimento e presentazione di libri, per arrivare al blog "Giallo Mazzola", la rubrica di articoli dedicati al giallo, con cadenza quindicinale sul nostro QUInews Valdera e a cura dello staff dello biblioteca.
E ancora, grazie al Circolo dei lettori, a "Dieci piccoli detective", il circolo dei piccoli lettori e alle lezioni di potenziamento della memoria e metodi di studio, oltre a tante altre attività, tra le quali anche il workshop di giornalismo de Il Post. Senza dimenticare, poi, l’iniziativa "A Natale libri per te", pensata dalla Fondazione Peccioliper e dal Comune con una doppia finalità: incentivare la lettura e sostenere le librerie del territorio.
"Si tratta di un bellissimo traguardo che ci permette di progettare una città più bella dove far crescere uomini e donne migliori - ha commentato il sindaco Renzo Macelloni - la lettura dei libri e la parola come strumenti di creazione di cittadini evoluti, consapevoli, aperti, partecipi nella costruzione della città ideale. Un traguardo ma anche uno stimolo a continuare ad alimentare questa città che legge. Il periodo della quarantena ci ha insegnato che attraverso la lettura eravamo tutti un po’ meno soli e un po’ più ricchi, nella mente e nell’animo".
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