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​Come sapere se un dominio è libero?

Cosa si deve fare per poter verificare la disponibilità di un dato dominio, e vedere se appunto è libero o se è già stato scelto da un altro utente



TOSCANA — Creare un sito web da zero è una operazione delicata e complessa, che richiede una certa attenzione a determinati dettagli che forse per i più inesperti possono a prima vista sembrare trascurabili. In realtà, quando si costruisce un sito web per la propria attività o per la propria azienda, ogni piccola cosa può essere cruciale per il successo dello stesso sito e dell’attività ad esso correlata.

Anche il dominio che si sceglie per il proprio indirizzo web deve venire fuori da una scelta ponderata e pensata, che non lascia nulla al caso. Il nome del dominio è quasi come il biglietto da visita del proprio sito, e quindi deve essere chiaro, immediato, e facile da ricordare, e deve inoltre avere una chiara attinenza a quello che il sito stesso offre. Ma soprattutto, il dominio deve essere libero.

La verifica dei domini liberi è infatti una operazione fondamentale da svolgere prima di aprire un sito web. Infatti può darsi che, nel vasto mare dei siti web, qualcuno abbia già pescato quel nome per il proprio dominio, e dunque il nome che si è scelto con tanta cura non può essere utilizzato in quanto non più disponibile. Bisognerà scegliere quindi un nome diverso, e quanto più possibile differente da quelli già esistenti, per non creare confusione e confondimenti tra gli utenti.

Può inoltre verificarsi l’evenienza in cui un dominio non risulta disponibile in quanto si è aggiunta una estensione che non può essere utilizzata nel proprio caso, ad esempio si è aggiunto il dominio di primo livello “gov” che è riservato ai siti governativi, o magari un dominio geografico riservato a un paese differente dall’Italia, ecc.

Come si verifica se un dominio è libero o meno?

Vediamo allora nel pratico cosa si deve fare per poter verificare la disponibilità di un dato dominio, e vedere se appunto è libero o se è già stato scelto da un altro utente. Sul web alcuni siti offrono dei tool, che sono in grado di fornire questo servizio in modo rapido e semplice.

Si inserisce il proprio dominio all’interno della pagina di registrazione del sito che si è scelto, inserendo ovviamente prima il nome del dominio (anche detto dominio di secondo livello) e poi il nome dell’estensione che si è scelta dopo il punto (dominio di primo livello).

Una volta che si è inserito il nome all’interno di queste apposite caselle e che si è cliccato su cerca, possono presentarsi due evenienze diverse:

  • Può apparire la dicitura che indica che il dominio è già occupato, e dunque se non si è già proprietari di quel dominio non c’è null’altro che si possa fare se non cambiarlo.
  • Il dominio viene indicato come libero, e a questo punto si può andare avanti con la procedura per registrarlo e dunque bloccarlo e non renderlo disponibile ad altri utenti. Dopo aver scelto e registrato il dominio si potrà procedere all’acquisto di un hosting di differente livello a seconda di quella che è l’attività legata al sito e i progetti futuri dell’utente. Successivamente si passa a creare il sito materialmente, con applicazioni quali WordPress, e il gioco è fatto: il proprio sito è online e pronto ad essere utilizzato dagli utenti.

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