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Attualità venerdì 18 luglio 2025 ore 14:19
Sicurezza, ecco il progetto di videosorveglianza

Le zone dei cimiteri di Capanne e San Romano al centro degli interventi di monitoraggio. Sette nuove telecamere per un investimento di 90mila euro
MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — Un finanziamento per il sistema di videosorveglianza nel territorio comunale. In caso di approvazione da parte del ministero le nuove telecamere riguarderanno le zone dei cimiteri di Capanne e San Romano, il Bosco dei frati, l’area a verde di piazza Vittorio Veneto a Capanne e l’incrocio di via Trento. L’altro punto che sarà coperto dalle telecamere sarà il sacrario di San Sebastiano, più volte oggetto di atti vandalici. Si tratta di un modo per migliorare le attività di prevenzione e coadiuvare le forza dell’ordine nella loro attività di monitoraggio e repressione dell’illegalità, fa sapere l'amministrazione comunale di Montopoli in Val d'Arno.
Nello specifico si tratta di 7 nuove telecamere per un investimento di 90 mila euro di cui il 45% cofinanziato del Comune. "Di recente ˗ commentano la sindaca Linda Vanni e la comandante della polizia locale Susanna Pisanò ˗ il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento della videosorveglianza che permette all’amministrazione comunale di dar seguito al lavoro intrapreso negli ultimi mesi. Qualora il progetto fosse finanziato i nuovi occhi serviranno da deterrente per i malintenzionati e per monitorare le principali vie d’accesso ai centri abitati; uno strumento in più a disposizione delle forze dell’ordine. Una risposta ad alcuni episodi denunciati dai cittadini e dalle cittadine di Montopoli. Un piano che si aggiunge alle 13 telecamere già esistenti (tra quelle di contesto e quelle di lettura targa) e per cui è stata predisposta la manutenzione e ai 25 mila euro stanziati grazie alle ultime variazioni di bilancio. Il prossimo passo sarà provvedere a installare un’altra telecamera in piazza Serafino Soldani a Casteldelbosco".
L’incontro è servito anche per sottoscrivere il patto per la sicurezza urbana che sancisce la collaborazione e la solidarietà tra Stato ed enti locali prevedendo l’azione congiunta di più livelli di governo e la promozione di interventi, anche in via sussidiaria e nell’ambito delle responsabilità di ciascuno, per rendere effettivo il diritto alla sicurezza.
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