Cronaca giovedì 30 gennaio 2014 ore 14:00
Da sei giorni senza luce in casa

Il 74enne invalido di Ponsacco ha saldato il debito con Enel, ma il gestore non ha ristinato il servizio entro le 48 ore previste
PONSACCO — Ha saldato il suo debito con Enel sabato 25 gennaio, ma da quel giorno
continua a vivere senza luce in casa sua. Al buio quindi, da più di sei giorni,
mentre l’azienda aveva assicurato il ripristino del servizio entro 48 ore dal
pagamento. È il caso di Giovanni Riccardi, 74enne residente in un condominio
alla periferia di Ponsacco e invalido al cento per cento, che il mese scorso si
è visto arrivare per posta due bollette, una da 110 e una da 99 euro, la prima
pagata subito e l’altra tenuta in sospeso in attesa della pensione.
Dopo aver
ricevuto per telefono intimazioni da parte di un funzionario del recupero
crediti però, il pensionato ha chiesto aiuto a un caro amico per pagare la
seconda bolletta: “Sabato scorso intorno a mezzogiorno – ha raccontato Giovanni
– Fabio si è recato per me all’ufficio postale per saldare il debito e mi ha
aiutato a inviare il fax con la ricevuta al gestore, ma appena qualche minuto
dopo l’Enel ha staccato comunque la corrente”. Da allora, nonostante dall’Enel
avessero assicurato il ripristino del servizio entro due giorni, il pensionato
di Ponsacco è al buio. Sei giorni senza riscaldamento, ma solo con una piccola
stufa, il cane infreddolito e i condomini che cercano come possono di dare una
mano al loro vicino.
“Abbiamo chiamato anche i carabinieri – ha detto Giovanni –
ma le forze dell’ordine in queste situazioni non possono fare nulla, gli unici
sarebbero gli assistenti sociali che però, per adesso, non si sono mossi. Per
fortuna – ha aggiunto il pensionato – non sono attaccato a un macchinario che
funziona con l’energia elettrica, altrimenti per loro sarei morto da giorni”. Non
sarà costretto accanto a una macchina, ma Giovanni abita da solo nel suo
appartamento e da anni è costretto su una sedia a rotelle a causa di una grave
malattia muscolare. Le cose adesso sono state sistemate e i debiti sono stati
saldati, perciò l’anziano si chiede perché l’Enel ritardi così tanto nell’allaccio
della linea elettrica, in fondo la vita di nessuno vale meno di una bolletta.
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