Attualità martedì 19 maggio 2015 ore 15:50
Dirty soccer, i consigli dell'esperto
Giuseppe Bini lavora in Federbet, smascherando le partite falsate: "Dovremmo prendere esempio dalla Spagna e dalla Lituania"
PONTEDERA — Calcioscommesse, di nuovo. L'ondata di arresti ha travolto la penisola calcistica anche se per adesso il fenomeno è circoscritto alla Legapro e alla serie D. Coinvolti in questa fase preliminare dell'inchiesta Dirty soccer anche alcune società toscane come Pisa, Tuttocuoio, Grosseto e Prato.
Abbiamo chiesto all'esperto pontederese Giuseppe Bini (che ha lavorato in Federbet , l'organizzazione che studia le scommesse alla ricerca di partite fatte, non solo nel calcio ma anche in altri sport e oggi ne è collaboratore esterno) quali potrebbero essere alcuni provvedimenti da prendere per circoscrivere il problema.
Cosa ne pensi di questo nuovo scandalo? Come si potrebbe limitare questo fenomeno?
“Stamattina ho trovato Whatsapp pieno di messaggi, ovviamente erano colleghi e amici che chiedevano commenti e battute o uno scambio di idee. Secondo me la prima cosa da fare è creare un controllo capillare delle quote in relazione alle partite. Agire sui tesserati attraverso prevenzione e formazione. In ultimo affidarsi a esperti del settore che controllano i flussi, lo stesso vale in singolo anche per le società, che affidandosi a esperti potrebbero tutelare il proprio patrimonio sportivo ed economico senza essere coinvolti nello scandalo calcioscommesse”
Tommasi ha definito pericoloso quotare le gare dei dilettanti perché non ci sono riprese televisive. Undici partite sono sotto la lente d'ingrandimento della procura. All'estero vengono quotati i dilettanti?
“In Inghilterra quotano tutto, mentre nel resto d'Europa arrivano di solito fino a seconda o terza divisione, non di più”
In cosa dovremmo prendere esempio dall'estero?
“In Spagna si sono battuti più di tutti per pulire i campionati: durante la mia esperienza in Federbet ho collaborato con Lfp, lega calcio spagnola, che si è battuta duramente per eliminare qualsiasi tentativo di combine. Avevano avuto problemi come in Italia. Un aneddoto: un alto dirigente è andato a parlare con tutte le società, proprio negli spogliatoi spiegando ai giocatori che erano controllati. Il risultato sono partite giocate onestamente. Oppure in Lituania il presidente della Federbasket ha annullato a poche ore dall'inizio un incontro per sospetta combine. La combine era sicura, ma ci vuole coraggio per annullare una gara”
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