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Attualità martedì 12 agosto 2014 ore 19:51

Distributore al Romito, il Comune ribatte

Palazzo Stefanelli: “Nessuna irregolarità, nessuna norma violata col rilascio dei permessi”. Una vicenda ancora al centro di Consiglio di Stato e Tar



PONTEDERA — Ancora polemiche sull'autorizzazione a costruire un distributore di carburante, sulla strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.

È il Comune di Pontedera che ribatte alle accuse sostenendo di “non aver commesso alcuna irregolarità e non aver violato alcuna norma esistente, con il rilascio del permesso a costruire un distributore di carburante al Romito. Chi lo afferma dice il falso e se ne assume ogni responsabilità”.

La vicenda nasce diversi anni addietro, quando “…la società costruttrice presentò richiesta di permesso di realizzare il distributore sulla superstrada all'altezza del Romito. Il Comune fece le sue valutazioni tecniche e non autorizzò l'impianto – sottolinea Palazzo Stefanelli –. La società costruttrice ricorse allora al Tar regionale che gli diede ragione e intimò il rilascio delle necessarie autorizzazioni. Il Comune, pur impugnando la sentenza al Consiglio di Stato (dove è tuttora pendente), lo scorso gennaio, dopo un’istruttoria nella quale sono stati sentiti tutti gli enti terzi interessati, ha rilasciato la concessione ottemperando alla sentenza del Tar (che è tuttora valida ed efficace). Nel frattempo, peraltro, un soggetto privato “contro-interessato”, una società dello stesso settore, ha chiesto al Tar l'annullamento del permesso a costruire rilasciato dal Comune. Tuttavia anche in tal caso, in assenza di un provvedimento cautelare del giudice, resta valido il pronunciamento del Tar regionale già richiamato”.

Riguardo alle norme tecniche, tra cui la classificazione della stessa strada, è opportuno precisare che “si tratta proprio dell'oggetto del contenzioso che, come è evidente, coinvolge diversi privati, diversi enti locali e la magistratura. Il Comune ha fatto quanto poteva e quanto doveva, ottemperando necessariamente e senza alcun arbitrio discrezionale, a una sentenza del Tar, pena una richiesta di risarcimento danni notevole a danno di tutta la comunità”.

Il Comune, come ha sempre fatto, rispetterà le decisioni dei giudici amministrativi che scaturiranno dal percorso che è stato intrapreso garantendo a tutti coloro che sono interessati da questa vicenda, cittadini in primis, massima imparzialità e trasparenza”, si conclude.


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