Cronaca mercoledì 14 maggio 2014 ore 18:54
Faccia a faccia con il lupo
In Valdera, a Peccioli e Palaia aumentano avvistamenti e tracce della presenza di branchi. La conferma da biologi e ricercatori
PECCIOLI — Lupi nei boschi della Valdera, se prima era un'ipotesi ora è una certezza. Gli avvistamenti e le tracce lasciate dai predatori negli ultimi mesi si fanno sempre più frequenti, in particolare nella zona di Palaia e Peccioli, secondo quanto riferito dai residenti. Inoltre a Cedri sempre nel comune di Peccioli i lupi sono stati avvistati anche da ricercatori e biologi.
Se si tratta di lupi o di cani incrociati con i lupi, non si può sapere per ora, ma secondo i biologi questo non cambia molto per gli allevatori che subiscono il danno, perché il comportamento è pressoché lo stesso, di quasi certo invece c'è che nella zona di Palaia in tre o quattro casi negli ultimi mesi i lupi, secondo quanto riferito da cacciatori e allevatori, hanno anche attaccato alcuni agnelli di un allevamento. Inoltre gli avvistamenti si sono intensificati e c'è anche chi si è trovato quasi faccia faccia con il predatore.
Nella zona della Valdera in passato degli avvistamenti di lupi erano già avvenuti. Uno degli ultimi risale al 2009 quando tra Ponsacco e Capannoli erano state trovate tracce della loro presenza ma i segni lasciati nel territorio dal predatore negli ultimi tempi si sono moltiplicati.
A conferma delle indiscrezioni uscite
dagli ambienti dei cacciatori e degli allevatori ci sono le
osservazioni degli addetti ai lavori che si occupano della fauna
selvatica. Paolo Varuzza dello studio Geographica di Pisa, biologo che per lavoro spesso si
trova nei boschi proprio sulle tracce degli animali selvatici per
studiarli, occupandosi di formazione ed educazione ambientale, spiega:
“Non più tardi di un mese fa, a Cedri nel comune di Peccioli ho
trovato tracce dei lupi e alla fine ho avvistato un esemplare. Non mi
stupisce quindi che a Palaia abbiano anche attaccato degli ovini. Sappiamo per certo che in Valdera, ma anche nel resto della Provincia
di Pisa, i lupi ci sono”. Insomma una notizia che non meraviglia i
ricercatori e che anzi ha anche dei risvolti positivi. “Per noi,
che ci occupiamo di fauna selvatica sapere che ci sono i lupi in
tutta la Valdera è un indicatore di buona salute degli ecosistemi.
Il problema non è la presenza del lupo che ormai è scientificamente
provata ma la convivenza con l'uomo. C'è da precisare – continua
Varuzza - che nessun esemplare di lupo è stato immesso volutamente
nell'ambiente, ma si sono riprodotti e sono cresciuti in numero a
causa di una maggiore disponibilità di cibo”. Sulla questione poi
della natura di questi lupi, se siano o lupi incrociati con cani,
Varuzza è chiaro: “Sappiano che alcuni hanno una parte di dna di
cane e sono ibridi, ma questo non comporta grande differenza ad esempio per chi subisce un danno come gli allevatori, alla
fine cani e lupi sono la stessa specie”.
Insomma secondo il
biologo non c'è da gridare alla scandalo se sono stati avvistati i
lupi, il vero problema è gestire la convivenza tra la zootecnica e i
lupi che, strano a dirsi, vivono a poca distanza dalle porte di casa dei
cittadini della Valdera. “In passato – continua Varuzza - sono
stati fatti vari lavori dai ricercatori sulla convivenza tra lupi e zootecnica, io stesso mi sono occupato dei lupi e dei loro comportamenti alimentari. Il problema dei danni infatti può essere risolto o mitigato con l'utilizzo di sistemi di prevenzione di varia natura, dal sistema
di allarme che fa scattare un registratore che spaventa i lupi,
all'utilizzo di recinti elettrificati, oppure ritornando all'utilizzo
del vecchio cane da pastore, che vigila sul gregge. Inoltre sarebbe importante che chi subisce il danno possa essere indennizzato come accade per i cinghiali e gli agricoltori”.
Insomma quella del lupo è un presenza documentata in tutta la provincia di Pisa, anche se in Valdera era da parecchio tempo che non si sentiva parlare di lupi sopratutto nella zona di Peccioli e Palaia. “Il fatto che siano stati avvistati in questo periodo - spiega ancora il biologo – forse non è casuale. Infatti un lupo in una notte può percorrere anche 50 chilometri e in questo periodo magari i maschi più giovani sono stati allontanati dal branco e quindi si stanno spostando. L'unica cosa che non è documentata è il loro numero, perché in provincia di Pisa negli ultimi anni non sono mai stati censiti. Sappiamo che ci sono ma non sappiamo quanti siano e inoltre non sono presenti solo in Valdera, ma anche nel resto della provincia , in Val di Cecina nel comprensorio del Cuoio, sul Monte Pisano, nel Volterrano e anche alle porte di Pisa”.
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