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Milano-Cortina alle porte, Mattarella consegna il Tricolore agli alfieri azzurri

Il presidente della Repubblica agli atleti al Quirinale: "Diffondere il messaggio di pace e amicizia"



ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale ai portabandiera azzurri il tricolore in vista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. Il 6 febbraio a Milano i portabandiera saranno Federico Pellegrino e Arianna Fontana, mentre a Cortina toccherà ad Amos Mosaner e Federica Brignone sfilare col tricolore. Chiara Mazzel e Renè De Silvestro saranno invece i due portabandiera azzurri in occasione della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi in programma il 6 marzo 2026 a Verona. “Le gare olimpiche e paralimpiche sono legate da valori umani e sociali – ha ricordato durante la cerimonia il Capo dello Stato – In questo tempo difficile sarà molto importante il messaggio di pace e amicizia. Sarà importante la diffusione di questo messaggio da parte di tutti gli atleti e le atlete. Sono certo che tutti gli atleti e atlete renderanno onore all’Italia con il loro comportamento. Vi auguro grandi successi”. “Sarà un appuntamento unico gareggiare nelle Olimpiadi nel nostro paese – le parole del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio – E’ un avvenimento che dopo 20 anni ritorna nel nostro paese e stavolta la bandiera rimarrà nei nostri confini con un impegno: quello di un tricolore che sventolerà sempre di più, al quale tutti noi dedichiamo il nostro lavoro e il nostro impegno. Saremo attenti, resterà con noi nella nostra amata Italia e verrà custodita da quattro atleti”. “Tutti sappiamo che al nostro fiancoc’è lei, il nostro primo tifoso, il nostro baluardo che non ci hamai fatto mancare affetto e vicinanza di cui questa volta abbiamotanto bisogno. A nome di questi ragazzi e ragazze le diciamoancora una volta grazie”, ha aggiunto Buonfiglio rivolgendosi al presidente Mattarella. “Agli atleti viene consegnato non solo iltricolore, ma la maglia azzurra che rappresenta il sogno di tantiadolescenti. Mancano 46 giorni e ognuno di voi ha la capacità diarrivare all’obiettivo con grande concentrazione. Ma c’è anchel’emozione dei cantieri, di uomini e donne che hanno lavorato peressere pronti il 6 febbraio e il 6 marzo in questo incrocio disport che non ha confini e divisioni. Cercheremo tutti di essereall’altezza, consapevoli del fatto che quello per cui lavoriamonon è solo un appuntamento epocale ma anche ciò che lasceremo, dal punto di vista delle infrastrutture materiali e quelleimmateriali, con la cultura dello sport, del rispetto e del lavoro condiviso”, ha osservato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “E’ un momento particolare, sono inostri Giochi, che si svolgeranno 20 anni dopo Torino. Ilmovimento paralimpico è cresciuto, sul lato della considerazione,della stima, dell’integrazione, della pari dignità tra olimpici eparalimpici. Tanto ancora bisogna fare sul lato dell’avviamentodello sport paralimpico, che necessita di esperti e specialistiche possano indirizzare l’atleta. Tutte le istituzioni possonocollaborare per far sì che l’Italia sia al passo dei grandi paesi. Abbiamo una squadra competitiva, cercheremo di competere al massimo”, ha assicurato il presidente del Cip, Marco Giunio DeSanctis. Emozionati gli alfieri azzurri nel ricevere il tricolore dalle mani di Mattarella. “Rappresenteremo il Paese acuore aperto e mente ferma con la determinazione di dare il buonesempio”, ha ammesso Arianna Fontana. “Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato in testa alla delegazione e con il Paese alla spalle. Il mio pensiero va a mio nonno Gino, uomo del dovere. Lui, ovunque sia, è felice per me”, ha detto commosso Federico Pellegrino. “Partecipare ad un’Olimpiade in casa è una fortuna e un grande privilegio, da un lato è anche un grande stress, ma sarò la prima a cogliere solo gli aspetti positivi di questo privilegio”, ha concluso Federica Brignone.– Foto Ufficio Stampa Quirinale –(ITALPRESS).

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