Ex consigliere comunale e assessore con Marconcini e Millozzi, il 64enne è stato tra i protagonisti delle amministrazioni comunali negli anni
Cronaca giovedì 24 ottobre 2013 ore 14:50
La chiama "sporca negra", condannato il datore di lavoro
Il gestore di un agriturismo ora dovrà pagare alla donna un risarcimento per il danno di immagine
Capannoli - Un uomo di Massarosa, Fabio Corrado di 50 anni, che in più occasioni aveva ingiuriato una ragazza straniera dipendente del locale che gestiva in Alta Valdera, è stato condannato in primo grado dal giudice monocratico di Pisa che lo ha riconosciuto responsabile del reato di ingiuria con l'aggravante dell'epiteto razzista. Sulla base anche della testimonianze emerse nel dibattimento l'uomo avrebbe più volte apostrofato la ragazza al tempo 17enne con epiteti che puntavano a denigrarla e discriminarla per la sua nazionalità. La ragazza ha origini magrebine. Il pm aveva iscritto al tempo della denuncia l'uomo nel registro degli indagati anche per il reato di sequestro di persona dal momento che la vittima aveva raccontato di essere stata rinchiusa nel bagno del locale dal datore di lavoro. Questa accusa durante il dibattimento è decaduta e l'uomo non è stata riconosciuto colpevole. Corrado, ora dovrà pagare una multa di 900 euro e il giudice ha fissato una provvisionale di 2000 euro in attesa del processo civile che dovrà fissare il risarcimento per il danno di immagine subito dalla vittima.
Capannoli - Un uomo di Massarosa, Fabio Corrado di 50 anni, che in più occasioni aveva ingiuriato una ragazza straniera dipendente del locale che gestiva in Alta Valdera, è stato condannato in primo grado dal giudice monocratico di Pisa che lo ha riconosciuto responsabile del reato di ingiuria con l'aggravante dell'epiteto razzista. Sulla base anche della testimonianze emerse nel dibattimento l'uomo avrebbe più volte apostrofato la ragazza al tempo 17enne con epiteti che puntavano a denigrarla e discriminarla per la sua nazionalità. La ragazza ha origini magrebine. Il pm aveva iscritto al tempo della denuncia l'uomo nel registro degli indagati anche per il reato di sequestro di persona dal momento che la vittima aveva raccontato di essere stata rinchiusa nel bagno del locale dal datore di lavoro. Questa accusa durante il dibattimento è decaduta e l'uomo non è stata riconosciuto colpevole. Corrado, ora dovrà pagare una multa di 900 euro e il giudice ha fissato una provvisionale di 2000 euro in attesa del processo civile che dovrà fissare il risarcimento per il danno di immagine subito dalla vittima.
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